Si parla di influenza, di condizionamento degli amici, dei commenti e delle esperienze condivise in rete. Si parla!
Secondo un sondaggio effettuato nel novembre del 2013 dalla società di consulenza Accenture sui consumatori digitali negli Stati Uniti, il 78% degli intervistati ha riferito di effettuare “webrooming“, o per meglio dire, la ricerca on-line prima di andare in un negozio per fare un acquisto.
Ma nello stesso tempo, lo stesso studio ha rilevato che il 72% degli intervistati ha effettuato “showrooming“, o per meglio dire ha acquistato digitale dopo aver visto un prodotto in un negozio.
I consumatori, quindi, hanno fuso il loro “senso” online e offline in un’unica esperienza di shopping. Il problema sta negli operatori commerciali che ancora oggi non hanno ben compreso questo nuovo modo di essere “in shopping“.
Via| tratto da articolo letto su eMarketer.com