Ad Aosta il PM chiede l’archiviazione per la querela promossa da CasaPound. Motivo? “I fascisti non meritano tutela”

La questione è piuttosto semplice. CasaPound, nota organizzazione di destra o se vogliamo di destra estrema, ha sporto diverso tempo fa una querela nei confronti di Paolo Momigliano Levi, ex direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Aosta e consigliere comunale per una lista di sinistra, il quale, durante una seduta della giunta comunale, avrebbe denunciato la comparsa in città di “organizzazioni che si rifanno al fascismo”.

Il reato – secondo CasaPound – è piuttosto evidente: diffamazione. Da qui la denuncia-querela. Peccato però che il PM di Aosta a cui è stato affidato il fascicolo abbia ritenuto che il procedimento dovrebbe invece essere archiviato, «poiché  nel nostro ordinamento le posizioni politiche legate al fascismo e al nazismo non meritano alcuna tutela».

Capito? Siccome il querelante è CasaPound e ha certe idee, questo non merita di essere tutelato se qualcuno commette un reato nei suoi confronti. In altre parole, si mette in correlazione la tutela penale con le posizioni politiche della parte offesa. Hai certe posizioni politiche? Non puoi essere tutelato. Ne hai altre? Allora puoi essere tutelato.

Un’aberrazione giuridica bell’e buona e una violazione di tutti i fondamentali principi del diritto e della Costituzione. Condizionare la tutela penale alle idee politiche della persona offesa viola il diritto di difesa ex-art. 25 Cost., viola il principio della generalità e dell’astrattezza delle norme giuridiche, viola il principio di legalità, viola il diritto di opinione, viola i diritti politici dei cittadini e viola soprattutto l’obbligo dell’azione penale esercitata dal  Pubblico Ministero, il quale non può rifiutarsi di proseguirla sulla base di motivazioni soggettivamente personali, legate evidentemente alle convinzioni politiche di questo o quel soggetto.

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Mi auguro che il Giudice per le Indagini Preliminari che dovrà decidere sulla richiesta, rigetti questa abnormità e ripristini lo Stato di diritto che non può tollerare che la tutela penale venga assicurata in base alle credenze politiche di chi la richiede. Le richieste di archiviazione così come l’esercizio dell’azione penale devono essere sorrette da motivazioni prettamente giuridiche legate ai fatti denunciati e alle norme violate, e non alle ideologie della persona offesa.

di Martino © 2012 Il Jester