Ad un passo dalla promozione, vengono picchiati dagli ultras

Un’altra pagina nera per il calcio nostrano, ancora la violenza che si intreccia con il pallone, ma quello che è accaduto a Torre del Greco, comune in provincia di Napoli, ha veramente del surreale. Il Turris, la squadra della città, milita nel girone H della serie D ed è al secondo posto, ad un passo, quindi, dalla promozione in Lega Pro, che si fa sempre più concreta considerando che la squadra sta vivendo un ottimo momento di forma: con la vittoria sul Brindisi, il Turris ha infatti inanellato una striscia di sei vittorie consecutive. Insomma, una situazione più che serena dal punto di vista sportivo, nessun elemento che possa far pensare ad una contestazione da parte dei tifosi, che in queste ultime partite, stanno trascinando la squadra registrando molte volte il “tutto esaurito” allo stadio. E invece…

I giocatori si stavano recando presso lo stadio Liguori per il consueto allenamento quando sono stati aggrediti da un gruppo di ultras. Quattro persone, munite di cinture e mazze da baseball, hanno atteso che la squadra entrasse sul terreno di gioco per iniziare l’aggressione. I giocatori si sono subiti dati alla fuga, evitando così le violenze del gruppo di facinorosi e hanno denunciato tutto alla polizia, che ha avviato le indagini. La società è ovviamente sconvolta per l’accaduto: “Ci hanno aggredito con cinture e calci – ha spiegato il direttore sportivo della Turris, Franco Mango - e ci hanno costretto a rientrare negli spogliatoi. Qualche calciatore è stato colpito, per fortuna nessuno ha dovuto fare ricorso alle cure mediche ma tutti i ragazzi sono sotto choc”. Il presidente della squadra, Mario Moxedano, ha deciso, a fine stagione, a prescindere da come si concluderà il campionato, di lasciare il club: “Qui a Torre del Greco non ci sono più i presupposti per fare calcio”. Inequivocabile il messaggio lasciato dalla società sul proprio sito ufficiale: un “Vergogna” a caratteri cubitali (vedi foto) che spiega più di mille parole lo stato d’animo che si respira in città. C’è da dire che quest’episodio non è isolato: già a marzo, alcuni tifosi della Turris, dopo il pareggio in casa con il Real Metapontino, avevano fatto sfilare le maglie ai giocatori della Turris in segno di contestazione per la loro prestazione. 

Il presidente della Turris si è scagliato anche contro la stampa, colpevole di  di aver “travisato” le sue parole: “Quello che ho detto è semplicemente che sono loro, la stampa, i principali colpevoli di tutta la situazione che si è creata. Mai ho profferito parole negative nei confronti della città di Torre del Greco. Quello che ho fatto è semplicemente rispondere alla richiesta propostami dal Sig. Piergallino di un eventuale incontro con la stampa dicendo che io con la stampa di Torre del Greco ho chiuso. Sono loro ad avermi fatto passare la voglia di fare calcio lì. Ci tengo poi a precisare un ulteriore cosa ,non sono il “Re del Bingo” ed ho già dato mandato ai miei legali per procedere contro chi continua a diffamarmi in quel modo”.