Adama Paris dal Senegal al resto del mondo /Un astro nascente della haute couture

Creato il 11 novembre 2011 da Marianna06

Adama Paris è il nome d'arte di una giovane e bella donna senegalese,figlia di un diplomatico di carriera che, da un po' di anni a questa parte, è riuscita ormai a far parlare di sé i "media" di mezzo mondo e ad imporsi, a livello internazionale, nel difficilissimo universo dell'alta moda,catturando l'attenzione degli esperti del settore e ottenendo uno strepitoso successo di pubblico anche attraverso pubblicazioni di servizi fotografici delle sue creazioni,quasi da subito, su Vogue.

L'ultima sfilata,infatti, cui Vogue ha dedicato un rèportage, è avvenuta proprio pochi giorni fa a Praga.

La caratteristica ,la più eclatante,delle creazioni di Adama Paris è il  suo "multiculturalismo", volto, in questo caso,a sottolineare ed evidenziare quello che si chiama "fascino" femminile.

 E' , in definitiva,un mix ben dosato, senza eccessi o sbavature, di elementi attinti dalla cultura e dalla tradizione africana,  affiancati con estro alle ultime tendenze della moda europea e, in particolare,  a quella parigina.

L'abilità artistico-artigianale, che ha mostrato fin dai primi passi nel mondo della moda,  viene ad Adama,oltre che da un gusto di donna molto raffinato e personalissimo, dall'aver viaggiato, vissuto e studiato, fin da giovanissima, nelle principali capitali europee.

E poi forse dall'aver avuto una "mamma" dotata anch'ella di molto buon gusto.

Il messaggio che invece viene a noi tutti  da Adama Paris è non solo quello che una donna africana,  se dotata di talento e di cultura, ce la può fare, come tutte le altre, nei più disparati settori della vita.

E ci si riferisce a quelli  complessi e di difficile accesso, che vanno dalla politica all'economia, dalla cultura all'arte, dal cinema all'alta moda.E tanti altri ancora.

Dove il maschio resta comunque il preferito.

 Ma la Storia,anche quella dell'Africa e della sua gente, fa e continuerà a fare inesorabilmente il suo corso.

 E le differenze di genere , ci piaccia o no, si sa che  sono destinate a scomparire.

Piuttosto, per quel che ci riguarda da vicino, il messaggio sottinteso proveniente dal successo  di Adama è  che sarebbe ora di cancellare dalla nostra ottusa e superficialissima visione del mondo e delle cose lo stereotipo paternalistico relativo alle donne africane.

Voglio dire  quello di vederle sempre e comunque vittime del destino e/o bambine bisognose di guida. E naturalmente la guida in questione è sempre e soltanto il maschio di turno.

Bianco o di colore che sia.

Mentre nella realtà,oltre Adama Paris,ci sono  state e ci sono molte altre le donne africane, fortunatamente anche note ( vedi Ellen Jonhson-Sirleaf, Nobel per la Pace/ Maathai Wangari, intellettuale e combattente per la causa dell'ambiente/Myriam Makeba... la "voce"), che in più circostanze, hanno dimostrato a tutti d'essere fortemente volitive e di saper centrare l'obiettivo perseguito.

Ostacoli o non ostacoli, che si frapponessero, eventualmente, al loro cammino.

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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