Umberto Eco è morto all’età di 84 anni. È stato un filosofo, semiologo e scrittore di fama mondiale, un intellettuale poliedrico la cui perdita è un duro colpo alla cultura. Nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932 in una famiglia della piccola borghesia, era il primo di 13 fratelli. Nel 1988 aveva fondato il Dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino. Dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna.
Umberto Eco ha scritto moltissimi saggi di estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre ovviamente a romanzi di successo.
Alcuni dei suoi romanzi più famosi
Credo che le opere più famose di Umberto Eco siano conosciute dalla maggior parte delle persone, comunque per chi non avesse mai letto nulla di questo scrittore, ecco quali secondo me sono i romanzi che vale la pena leggere.
Il nome della rosa
Il romanzo è stato scritto nel 1980 ed è stata una delle opere italiane di maggior successo nel mondo, ottenendo anche una buona trasposizione cinematografica grazie al film del 1986 con Sean Connery e Christian Slater. Il narratore della vicenda è un monaco, Adso de Melk, che racconta ciò che è accaduto quando lui era ancora un novizio, allievo del protagonista del romanzo Guglielmo di Baskerville. La storia è ambientata alla fine del 1327 in un monastero benedettino dell’Italia settentrionale e si svolge in un arco temporale di sette giornate. Il nome della rosa è un vero e proprio giallo, che riesce a tenere con il fiato sospeso il lettore anche grazie all’affascinante ambientazione.
Il pendolo di Foucault
È la seconda opera di Umberto Eco, uno dei suoi romanzi più apprezzati, seppur non riesca a raggiungere il successo de Il nome della rosa. Il pendolo di Foucault è un viaggio esoterico nel mondo della Cabala, dell’alchimia, del complotto e dei Templari. Temi molto cari allo scrittore che li riproporrà anche in altri romanzi.
Numero Zero
Tra i romanzi scritti da Umberto Eco ho voluto inserire anche Numero Zero, l’ultimo suo libro, pubblicato nel 2015, proprio il giorno del suo compleanno. Questo romanzo è ambientato nel 1992 e parla di una redazione di giornale che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Ci sono forti riferimenti alla storia politica, giornalistica, giudiziaria e complottistica italiana, da Tangentopoli a Gladio, passando per la P2 e il terrorismo rosso.
Pape Satan Aleppe
Pape Satan Aleppe è un libro che Umberto Eco aveva appena finito di scrivere e sarà pubblicato postumo. Ad annunciarlo è stata Elisabetta Sgarbi: “L’ultima fatica di Umberto uscirà a maggio. Il libro lo aveva finito, consegnato e corretto. La copertina è disegnata dal suo amico Cerri. È un volume di saggistica, di interventi su temi di attualità e lo pubblicheremo insieme ai suoi precedenti dieci titoli di saggistica”. Questo sarà il suo contributo alla nuova casa editrice “La Nave di Teseo” in cui ha fortemente creduto. Il saggio raccoglierà “Le bustine di Minerva” (la rubrica di Eco sull’Espresso) dal 2000 a oggi (l’ultima del 27 gennaio dedicata alla mostra sul bacio di Hayez), ”legate al tema della società liquida e dei suoi sintomi”.