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Addio ad Harper Lee. Oltre la siepe, il buio.

Creato il 19 febbraio 2016 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

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Oggi Harper Lee se n’è andata per sempre.
Dopo la recente pubblicazione di “Va’, metti una sentinella” (“Go set a watchman”), che l’aveva fatta riscoprire dopo anni di oblio, l’anziana scrittrice – avrebbe compiuto novant’anni il prossimo 28 aprile – si è spenta nella sua Monroeville, cittadina dell’Alabama dov’era nata e cresciuta.
Così come accadde ad Emily Bronte, l’autrice di “Cime tempestose”, la sua fama era legata essenzialmente ad un unico libro. Uno di quei romanzi destinati, però, a rimanere a lungo nella memoria, per essere tramandati alle generazioni future.
Quando nel luglio del 1960 la scrittrice pubblicò “Il buio oltre la siepe” (titolo originale “To kill a mockingbird”), il romanzo venne accolto immediatamente da ottimi riscontri, sia da parte del pubblico che della critica. Il Premio Pulitzer fu il logico coronamento di questo exploit letterario e nel 1962 venne prodotto l’omonimo film, diretto da Robert Mulligan e interpretato da un grandissimo Gregory Peck, che venne premiato con tre premi Oscar.

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Collaboratrice ed amica di Truman Capote, collaborò con lui alla realizzazione del celeberrimo “A sangue freddo”. Successivamente entrò a far parte del Consiglio Nazionale delle Arti.
Nel novembre del 2007 Harper Lee fu premiata dall’allora Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, con la Medaglia Presidenziale della libertà. La motivazione del premio recitava: “Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre“.

di Piergiorgio Vigliani



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