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Addio, caro Compact Disc

Creato il 08 novembre 2011 da Saxgiambelluca

Addio, caro Compact Disc

Ho saputo oggi una di quelle notizie che mi ha rattristato. Entro la fine del 2012 morirà il Compact Disc. Non so per voi, ma per me è stato un oggetto storico, essendo un giovane venticinquenne e avendo scoperto la musica quando c’era ancora la vecchia musicassetta, ho amato l’avvento del compact disc.

Ricordo bene che il primo disco che ho acquistato – e non vi dico qual è altrimenti mi prendereste in giro per tutta la vita -, sono rimasto qualcosa come dieci minuti a guardarlo, davanti e dietro. Avevo più o meno 12 anni. Ero emozionato. Era il mio primo disco acquistato “da solo” e soprattutto: in un negozio di dischi. Non avevo ancora un lettore cd portatile, potevo ascoltarlo soltanto nello stereo di casa o al massimo nella playstation.

Che emozione quel giorno che ho schiacciato play, sentivo che era qualcosa di diverso, era qualcosa che andava oltre il suono a cui eri abituato prima, «è digitale» mi disse mio padre cercando di fare l’esperto tecnologico, «è normale che si senta meglio della musicassetta.», lo guardai con quella faccia come a dire: «Papà avrò 12 anni ma non son mica idiota».

Con l’avvento del Compact Disc arrivarono ovviamente i lettori cd, belli eh, un po’ più ingombranti dei vecchi walkman, ma ci adattammo presto. Nel giro di qualche anno camera mia diventò arredata da cd. Quando è arrivato il formato mp3 ho comprato un lettore cd che mi permettesse di leggerlo, ricordo che mi facevo le compilation di 50\100 canzoni che trasportavo fieramente in classe, al parco, ovunque.

Non erano tutti a possederlo, anzi, ricordo che tra i miei compagni ero il primo ad avercelo, e se negli States Steve Jobs presentava l’iPod, dalle mie parti era già tanto se avevamo la connessione a Internet. Ma a parte l’effetto iniziale non ho usato molto il compact disc per gli mp3, dopo qualche anno arrivò la banda larga, e con essa anche quei piccoli lettori mp3, quelli che in molti oggi chiamano iPod. Con gli anni è diventato uno status symbol, ognuno di noi oggi ne possiede uno.

Di conseguenza il Compact Disc viene sempre acquistato meno, crisi e logiche di mercato, etichette discografiche che ne commercializzano sempre meno e via discorrendo. Insomma, si son messi d’accordo, e così hanno deciso: basta compact disc, meglio se ci focalizziamo solo sul download. Facendo calare un velo di tristezza a quei sentimentali musicali, a quei pochi che ancora oggi entrano in un negozio di dischi e si perdono tra le copertine di autori sconosciuti e non, che magari decidono di acquistare un disco solo per la voglia di avercelo nello scaffale.


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