Gli sport da budello italiani subiscono un durissimo colpo: la pista di Cesana Pariol verrà smantellata e, come gran parte degli impianti olimpici di Torino 2006, resterà solo un ricordo. Sono già state cancellate tutte le gare in calendario sia per la Coppa del Mondo di slittino che per i Mondiali juniores (e Coppa Europa) di bob e skeleton.
E dire che qualche mese fa le trattative sembravano procedere per il verso giusto in vista di una definitiva riapertura (clicca qui per approfondimento).
Nelle ultime settimane, invece, tutto è andato in fumo a causa del mancato accordo tra la società italo-americana Parcolimpico ed Eventi Valle Susa, con quest’ultima che avrebbe dovuto effettuare una fidejussione da 680000 euro per ottenere il passaggio di gestione dell’impianto.
Il lavoro delle autocisterne per la rimozione dell’ammoniaca, già iniziato nei giorni scorsi, può quindi procedere indisturbato: la pista di Cesana Pariol è morta.
Inutile dire che le conseguenze saranno gravissime sul piano sportivo, con le nostre nazionali costrette (pagando di tasca propria) ad allenarsi all’estero. Karl Damian, allenatore della squadra di slittino, avverte: “Siamo avviliti. Ci presenteremo al via della Coppa del Mondo con la metà degli allenamenti previsti“. Di questo passo, lo sport italiano ha ancora un futuro?
OA | Federico Militello