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Addio goal fantasma: ecco l’ “Occhio di Falco”

Creato il 06 marzo 2013 da Rsxblog @rsxblog

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E’ tutta colpa del goal di Muntari!!! Per questo, secondo i Milanisti, lo scorso scudetto lo ha vinto la Juventus e non il Milan; per un goal fantasma non segnalato dall’arbitro.

Episodio quello del goal fantasma che accompagna il calcio sin dagli albori. 

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Tutto cominciò il 30 luglio 1966. Di scena a Wembley la finale della Coppa del Mondo Jules Rimet tra Inghilterra e Germania Ovest, vinta dagli inglesi per 4-2 e passata alla storia non tanto per il risultato quanto per un episodio che ha cambiato per sempre la storia del calcio mondiale. Il risultato finale della partita che ha consegnato agli Inglesi il primo ed unico titolo mondiale della loro storia fu viziato da un goal fantasma: sul risultato di 2-2 la palla calciata da Geoff Hurst colpì la parte interna della traversa e ricadde sulla linea di porta per poi ritornare in campo, l’ arbitro concesse il goal e l’ Inghilterra si aggiudicò la coppa.

La lista degli episodi simili è lunghissima, così come le polemiche che si sono accompagnate, si accompagnano e sempre si accompagneranno ad ogni errore arbitrale o presunto tale.

Secondo il Regolamento il goal è valido nel momento in cui il pallone oltrepassa interamente la linea di porta.

Tutto chiaro,semplice a parole. Ma a quanto pare non lo è nei fatti. Come potrebbe un arbitro, un uomo, salvo casi particolarmente evidenti, riuscire a constatare in una frazione di secondo se la palla ha varcato interamente la linea di porta!?!?  Ci vorrebbe un “occhio di falco”.

Hawk-eye, letteralmente appunto occhio di falco, è il nuovo dispositivo tecnologico che la FIFA  ha preso in prestito dal tennis e dal cricket e ha sperimentato per la prima volta nel recente Mondiale per club.

Il dispositivo, che appartiene a una multinazionale giapponese, permette di stabilire con certezza se un oggetto in movimento, in questo caso una pallina, abbia superato o meno una linea tracciata a terra. Esso si basa sul principio della triangolazione e richiede la presenza di 14 telecamere (7 per porta) in alta definizione, le quali  tracciano la posizione della palla a 200 immagini al secondo e la inviano a due computer, collegati alle rispettive porte. Il computer elabora le immagini e spedisce un segnale visivo e una vibrazione all’orologio dell’ arbitro il quale potrà decidere. Proprio così. L’ arbitro rimarrà giudice supremo e potrà anche smentire i computer se e quando lo riterrà opportuno.

How+Hawk-eye+works
      
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Il nuovo sistema sarà utilizzato nella prossima Confederations Cup (in programma dal 15 al 30 giugno 2013) e nei Mondiali 2014 in Brasile.

Se tutto andrà a “buon fine” potremmo forse dire per sempre addio alle feroci invettive nei confronti degli arbitri, e alle sane liti da bar dello sport.

Il calcio sta cambiando. Chissà se anche noi “uomini di sport” saremo in grado di farlo o riusciremo a non smentirci, confermando la capacità di trovare il solito pelo nell’uovo, di farci manovrare dall’ ombra del dubbio arrivando infine ad inveire contro un computer.

Si accettano scommesse!!!



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