Al Cairo è morto a 83 anni per una crisi cardiaca Omar Sharif. Da qualche tempo però era ammalato di Alzheimer.
David Lean lo volle come coprotagonista di Lawrence d’Arabia, a fianco di Peter O’Toole, e poi come protagonista del Dottor Zivago, due film indimenticabili sia per i soggetti che per le colonne sonore.
La sua carriera cinematografica vanta titoli di tutto rispetto, come “La notte dei generali”, “La caduta dell’Impero Romano”, “Gengis Khan” , “Funny Girl”.
Di origini libanesi, aveva studiato in Inghilterra fino al diploma, poi si era laureato in matematica e fisica in Egitto. Già parlava fluentemente anche il francese, e durante la sua carriera cinematografica imparò pure il turco, il greco e l’italiano. Sua grande passione, più che il cinema, fu il bridge, ed in questo gioco divenne un maestro, scrivendo anche un libro sull’argomento, anche se al tavolo di gioco sperperò grandi somme e per coprire le perdite si adattò anche a girare pellicole di second’ordine. L’ultima sua interpretazione però è di grande spessore, “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” , tanto che a Venezia riceve il Leone d’oro alla carriera.
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