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Ad ogni persona di buon senso, in ogni atto della vita di tutti i giorni, parole e concetti come rigore, attenzione a far quadrare i conti, serietà, autorevolezza, competenza dovrebbero apparire come l'unica strada logica e buona da seguire. Invece sembra che stiano seguendo la china per cui questi aspetti sono negativi in assoluto, ontologicamente pessimi, comportamenti malvagi da reprimere con ogni mezzo, mentre spreco, indebitamento allegro, finanza creativa e cose del genere, siano il bene del popolo da perseguire con cura auspicabile. Eppure sono concetti virtuosi e sani, ma stanno facendo la fine di quelle parole (e quelle poi erano solo neutre) come Kimica, antiparassitario e poi più recentemente Multinazionale o Banca. Magari di questo parliamo un'altra volta. Perché si esalta il male come soluzione e si deride e si condanna il buono? Forse perché è più facile credere al santone che ti dice che stai bene e non serve la chemio anche se hai un cancro, forse perché le medicine amare non piacciono a nessuno. Certo. Altrimenti come si potrebbe spiegare secondo logica, che chi ha distrutto l'economia del mio paese, già indebolita da passati malgoverni, chi ci ha reso barzelletta davanti al mondo, ripresentandosi al giudizio delle urne sia accreditato di un buon 20% di consensi?
Pure un buon senso di fondo, forse solo a livello teorico a questo punto, c'è nel paese, perché nonostante la necessaria cura da cavallo, più o meno la metà degli italiani dichiara di avere fiducia nell'attuale presidente del consiglio, capiscono costoro che questa è la meno peggio e comunque l'unica strada percorribile; però quando andiamo a valutare quanti lo voteranno si arriva a stento ad un 12%. Difficili da mettere insieme questi due aspetti, non vi pare? Capisco che di fronte all'elettorato stremato e iracondo, paghi poco l'atteggiamento serio e realista e sia più facile ascoltare i mielati suoni dei pifferai, uno ti toglie le tasse, l'altro li prenderà solo ai ricconi (beata ingenuità), quell'altro non paga più nessuno e 'fanculo a tutti (e il 'fanculismo paga spesso bene), ma poi bisognerà governare, anche se non mi sembra facile con questi numeri formare un governo stabile. Certo Monti pagherà anche la sua poca abitudine alla politica e al non riuscire a contar balle alla gente ed inoltre li ha davvero tutti contro. Per l'estrema sinistra è un amico e sodale che persegue unicamente gli interessi dei bankieri, per la sinistra moderata non sa essere equo negli interventi e so ben io dove prendere i soldi che servono, per la destra è prono ai voleri dei nemici nordeuropei e un tassatore maligno ed inutile, anche il centro che lo appoggia, inizia una lenta operazione di smarcamento per raspare i voti dei consueti clientes del magna magna che ne hanno sempre affollato le file; i ladri di ogni schieramento poi, alzano la voce offesi che si sia messo in dubbio il loro diritto a rubare, sancito anche dalla costituzione.
Quanto alle parti sociali, è il fumo negli occhi, dal sindacalismo più conservatore del mondo, attento solo a mantenere inutili privilegi di pochi, fregandosene dei problemi veri del lavoro, leggi precariato, che lo dipinge grande amico di Markionne il demonio e quindi suo diretto Barbariccia, alla Confindustria, tesa solo alla difesa degli industrialotti incapaci di innovare e di competere che sperano solo nell'uscita dall'euro e nella svalutazione per avere una boccata di ossigeno marcio per le loro officine d'antan. In più ogni lobby di questo martoriato paese, dagli avvocati, ai tassisti, alle province, ai commercianti, puntano i piedi e sparano merda, terrorizzate che qualcuno tenti finalmente di scardinare almeno parte dei loro privilegi, piombi fatali che affonderebbero qualunque corazzata. Quando hai tutti contro di solito hai ragione, anche se non è facile farlo capire a chi è sordo.
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