Buongiorno a tutte amiche!
Sono passati solo sei anni dal discorso più vero ed emozionante pronunciato per una classe universitaria: “Siate affamati, siate folli!”. Non è da tutti uscire dagli schemi delle solite orazioni e centrare in pieno quelli che sono i messaggi necessari a stimolare dei giovani laureati. E pensate che LUI ci è riuscito semplicemente raccontando la sua vita… Non è da tutti… è da geni… è da Steve Jobs.
Sul sito della Apple ora appare solo una fotografia in bianco e nero del suo ex CEO… come a dire che le parole spese per quest’uomo straordinario sono state già tante, troppe, adeguate o no, mai abbastanza…
Che sia stato Obama o una ragazzo su Facebook a spendere un messaggio di saluto per la scomparsa di Steve Jobs l’importanza è la stessa… perchè quest’uomo semplice, diretto, carismatico, geniale è stato capace di rivoluzionare completamente il mondo del web e della musica: I-Tunes, I-Pod, I-Pad, Macintosh, I-Phone. Ha rivoluzionato il mondo, ha fatto credere che l’impossibile è possibile, ha fatto sognare, ha regalato a tutti una speranza di grandezza…
“Apple perde un genio creativo e visionario, e il mondo ha perso un formidabile essere umano. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple”.
E se già c’è chi pensa che la Apple senza il genio creativo di Steve Jobs forse non riuscirà a mantenere la produzione dei prodotti che hanno trasformato il mondo come ha fatto finora – “Era Apple di Jobs, non Jobs di Apple” – noi preferiamo rimandare a domani i pensieri più tecnici e materiali.
Oggi, sinceramente commosse, vogliamo solo ricordare Steve Jobs, insieme ai suoi colleghi, ai suoi amici, ai suoi familiari, ai suoi concorrenti, alla maggior parte della popolazione mondiale che come noi non conosceva ovviamente Steve Jobs di persona, ma era come se lo fosse…
Per tutti noi… il suo testamento, il nostro monito, il suo discorso del 2005 all’Università di Stanford.
A chi ha trovato la forza di osare e tuffarsi di testa nella vita grazie al suo esempio, a chi magari Steve Jobs non sa neanche chi sia stato, ma comunque passa metà delle sue giornate a lavorare sul suo Mac, o in questo momento sta telefonando gratis al suo fidanzato dall’altra parte del mondo grazie all’applicazione sul suo I-Phone, a chi stasera per sfogarsi dopo il lavoro correrà nel parco con la musica nelle orecchie collegata al suo I-Pod, a chi è in treno e si sta facendo i fatti suoi guardando un film scaricato sul suo I-Pad.
Da tutte noi buon viaggio Steve Jobs è scontato dirti grazie, ma non possiamo evitare di farlo.