Bernardo Maria Raimondi
Navigando su internet mi imbatto in questa notizia: Denunciò i suoi estorsori, imprenditoreora chiede l'elemosina: «Lasciato solo» - Bennardo Maria Raimondi aveva una piccola azienda di ceramiche: 2 giorni fa gli è stato perfino staccato il gasL'imprenditore di cui si parla in questo articolo è stato vittima degli usurai, ha denunciato ed è, infine, stato abbandonato.
Lungi da me affermare che lo Stato non c'è o altre banalità del genere, mi ritrovo, leggendo questo articolo, ad avvertire un senso di amarezza e di profonda rabbia.
Da ex appartenente al Comito Addiopizzo - ebbene sì, anche io, in passato, ho cercato di far qualcosa per salvare questa terra - mi dispiaccio moltissimo.
E non perchè il signor Raimondi parli del Comitato in maniera negativa, quanto perchè so, per esperienza, che c'è un'altissima probabilità che le parole del signor Raimondi non siano un'esagerazione dettata dall'esasperazione, quanto la realtà.
A circa tre anni di distanza dall'uscita mia e di molti altri membri dal Comitato - vicenda tristemente nota eppure spesso omertosamente taciuta - ogni tanto mi ritrovo a chiedermi: ma Addiopizzo che fa?
Sarà stato il fatto di essere interna al Comitato che me lo faceva vedere come un'organizzazione viva e presente nella città oppure lo era veramente e adesso non lo è più?
Ad oggi quella che è stata chiamata la speranza di Palermo mi pare essere scomparsa. Non ne sento più parlare se non attraverso post condivisi su Facebook da gente ancora interna al Comitato.
So bene che la mia idea del Comitato è molto influenzata dal mio vissuto all'interno di esso, ma tutto sommato non credo di essermi sbagliata: la piega che il Comitato Addiopizzo ha preso tre anni fa gli è stata fatale. E non tanto perchè alcuni dei suoi più importanti componenti hanno deciso di andare via - non parlo di me, ovviamente - quanto per il modo in cui chi è rimasto ha deciso di gestire la cosa. Quel modo di fare ha influenzato profondamente la vita del Comitato e continua a farlo.
Io non conosco approfonditamente la vicenda del signor Raimondi, non so se esistano dei motivi specifici per cui il Comitato Addiopizzo non si sta muovendo e non posso, per questo motivo, dare giudizi sulla faccenda.
Quello che penso però, è che se ci fossero dei motivi validi per cui il signor Raimondi non merita l'interesse del Comitato, beh allora forse Addiopizzo dovrebbe farli presente, oppure, nel caso non ce ne fossero, dovrebbe sbracciarsi e aiutare questo imprenditore così come ha fatto in passato con imprenditori ben più in vista di Raimondi.
Questo silenzio potrebbe far pensare ai maligni che l'unica cosa che importa al Comitato Addiopizzo sia il ritorno di immagine.