Adesso è allarme recessione

Creato il 15 dicembre 2011 da Dagored

La dolce Emma Marcegaglia, presidente della confindustria, è ricomparsa sulle pagine dei giornali, dopo un periodo di assenza seguita alle dimissioni di Berlusconi e alla nomina del nuovo premier Mario Monti, per avvertirci tutti quanti che le cose non solo non migliorano, ma che dobbiamo aspettarci che vadano pure peggio:  ma come Emma, non eri tu a dirci che una volta cambiato governo sarebbe andato tutto meglio?
Le previsioni di tanti, che davano per sicuro un recupero dell'economia e delle finanze europee, compreso il corso della moneta unica, grazie alla sostituzione del governo di Berlusconi, inviso e deriso dal mondo intero, con quello dei rispettati e austeri professori guidati da Mario Monti, sono ormai andate a farsi benedire, confermando, se ce ne fosse stato bisogno, che la crisi finanziaria dell'Europa sta nella fragilità delle fondamenta con le quali l'unione è stata costruita, a cominciare dalla sua moneta; che le manovre per far cadere il precedente governo erano solo politiche e senza alcun significato per le vicende economico-finanziarie e che tanti opinionisti che giornalmente scrivano paginate e paginate di dotte osservazioni sui giornali italiani capiscono poco o niente di quanto gli accade intorno, cosa del resto, ahinoi, tristemente risaputa.

L'effetto dei recenti accadimenti ha però almeno il pregio di strapparci qualche amara risata, leggendo per esempio affermazioni come questa:
 " Le casse dell´Italia sono vuote. Quelle degli italiani, per fortuna, sono ancora piene. Tra Bot, azioni, case, terreni, soldi in banca e nel materasso - certifica la Banca d´Italia - le famiglie tricolori sedevano a fine 2010 su un patrimonio da 8.638 miliardi di euro, quasi cinque volte il nostro debito pubblico. Ogni nucleo familiare ha in tasca qualcosa come 356mila euro di beni, pari a 142mila euro a testa, neonati e pensionati compresi. Una montagna d´oro in lieve calo (-3,2%) rispetto al record storico del 2007, ma ben più consistente, una bella soddisfazione, dei risparmi messi da parte dai tedeschi e da tutti gli altri paesi del G7."
Che non è una delle solite battute di Silvio Berlusconi, considerate "gaffe" dalla stampa illuminata e progressista, ma è parte di un articolo pubblicato da la Repubblica di oggi, a firma di Ettore Livini, e che  riporta peraltro dati diffusi dalla Banca d'Italia.
Perché questo è successo: una specie di inversione delle parti e dove ieri si gridava allo sfacelo oggi si sostiene che le cose in fondo non sono così brutte come sembrano e sostiene a spada tratta Monti e le sue tasse, mentre chi ieri tranquillizzava, mentre magari era al governo, attacca le manovre del nuovo governo su tutti i fronti, come la Lega Nord.
Intanto sono in pochi, almeno tra quelli che contano a non dare il giusto significato alla nomina, da parte della rivista Time, ad uomo dell'anno al "contestatore"senza nome, invece che al super favorito Steven Jobs, o magari di Re Giorgio I.

Eppure questa figura senza identità e dal genere incerto dovrebbe trasmettere non poca inquietudine ai detentori del potere, anche perché, se le cose continueranno ad andare in questo modo, il personaggio promette di essere l'uomo dell'anno anche per il prossimo 2012.

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