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Adiyiah non può giocà

Creato il 12 aprile 2010 da Gianclint
Adiyiah non può giocà"Dominic Adiyiah (Accra, 29 novembre 1989) è un calciatore ghanese, attaccante del Milan e della Nazionale ghanese."
Così si apre la pagina Wikipedia dedicata al giovane attaccante africano. Meno male che ci pensa l'enciclopedia online a specificare che Adiyiah è un giocatore del Milan, altrimenti nessuno se ne sarebbe accorto, dal momento che il 20enne rossonero non ha giocato un solo minuto con la maglia della prima squadra, quest'anno.Arrivato nel mercato di gennaio dal Fredrikstad, squadra norvegese, Adiyiah è da subito stato una sorta di oggetto misterioso, un "mister x" da decifrare e da scoprire, visto e considerato che di lui si sapeva (e si sa tuttora) poco.Quel poco che gli appassionati di calcio possono sapere di lui è che lo scorso novembre ha permesso alla Nazionale del suo paese di vincere i Campionati del Mondo di calcio under 20, che grazie alle 8 reti (in 7 partite) realizzate è stato il capocannoniere della competizione e che è stato eletto miglior giocatore dell'intera rassegna mondiale.Un marziano, arrivasse oggi sulla Terra, giungerebbe sicuramente alla conclusione, una volta consultato il suo palmarès, che questo 20enne ghanese sia un buonissimo prospetto di attaccante, un giovane su cui investire denaro, tempo e lavoro.Se possiamo dire che il Milan abbia investito su di lui del denaro (neanche tanto, tra l'altro), non possiamo però dire lo stesso per quanto riguarda tempo e lavoro.
Adiyiah, considerando anche la sua età, è senza dubbio un giocatore ancora da svezzare, un attaccante piuttosto anarchico e che, probabilmente, proprio per la sua anarchia tattica ha steccato nella sua prima avventura professionistica europea (al Fredrikstad: 11 presenze, 0 reti); chi lo ha potuto ammirare nel Mondiale under 20 egiziano avrà notato la sua mobilità offensiva, la sua velocità, il suo tiro potente e preciso ed il suo fiuto del goal. Tutte caratteristiche (eccezion fatta per l'ultima) che sulla carta, unite al fisico di cui è in possesso (172 cm. per 70 kg.), lo inquadrerebbero come seconda punta. Sulla carta perché i movimenti di Adiyiah si sposano poco con quelli delle seconde punte tradizionali: un po' come Pato, anche lui tende ad accentrarsi, sia con il pallone tra i piedi, sia senza; un po' come Pato, anche lui cerca subito di puntare l'avversario, cerca immediatamente la via per il goal ed appena può scarica verso la porta il suo tiro.Questi suoi "istinti", considerando anche la sua gioventù calcistica ad alti livelli, la concorrenza con cui ha a che fare ed il modulo con cui gioca il Milan di Leonardo, fanno di lui una sorta di mina vagante, una pedina difficilmente collocabile nella scacchiera tattica del mister brasiliano (non ha il fisico per insidiare Borriello o Huntelaar e non è a proprio agio a giocare all'ala, anche se come Pato potrebbe essere interessante vederlo nel ruolo del suo coetaneo brasileiro). Come detto in precedenza, dal momento che il giovane africano è un prospetto interessante per il futuro, l'interesse del Milan dovrebbe essere comunque quello di farlo crescere al meglio, di farlo lavorare assiduamente in allenamento (fisicamente e tecnicamente, ma soprattutto tatticamente) e di inserirlo gradualmente nella formazione titolare rossonera, perché, volenti o nolenti, quello è il modo migliore per fare la conoscenza di un nuovo Calcio, di una nuova squadra, di nuovi compagni.
Da gennaio, però, e guarda caso proprio da quando Adiyiah (che si allena con il Milan da metà novembre) è diventato definitivamente arruolabile dalla truppa di Leonardo, diversi attaccanti hanno avuto problemi fisici di lieve o grave entità che hanno ridotto giocoforza il numero di giocatori offensivi a disposizione della squadra. Prima Pato, poi Huntelaar, poi Borriello, poi Mancini ed infine Ronaldinho (per squalifica) sono stati, chi prima, chi dopo, indisponibili.Quale miglior occasione per provare il giovane ghanese? Perché non buttarlo nella mischia, anche a partita in corso, e vedere che cosa combina? Nulla.Per Adiyiah non c'è stato quasi mai spazio in panchina… spesso non è stato nemmeno convocato! Come mai questo ostracismo nei suoi confronti? Come mai così poche occasioni (potenziali, col senno di poi) per lui di dimostrare le sue qualità?Le risposte sono giunte, una volta cresciuta la curiosità dei tifosi riguardo l'argomento, dal canale tematico del Milan - Milan Channel - nella persona di Mauro Suma, il quale ha più volte sostenuto che il giovane Adiyiah non convincesse in allenamento (nonostante diverse reti messe a segno).È naturalmente dura, in ogni caso, confutare le parole di chi ha la possibilità di seguire dal vivo ogni allenamento della squadra, e per questo, noi comuni mortali, non possiamo che prendere atto di ciò che ci viene riferito.Ma… ma… ci viene anche riferito dallo stesso Suma, tra le righe, un altro concetto: il direttore di Milan Channel, in almeno un paio di puntate de "La Posta", ha paragonato la situazione di Adiyiah (extracomunitario) a quella di Mohammed Aliyu Datti (extracomunitario anch'egli), giocatore nigeriano che è stato di proprietà del Milan per diversi anni e la cui cessione allo Standard Liegi nell'estate del 2003 permise alla società rossonera di tesserare Kakà (altro extracomunitario) dal San Paolo.
"Adiyiah è molto importante per noi, visto che ha occupato il tassello da extracomunitario che avevamo libero. Ricordate, per esempio, che senza la cessione di Aliyu non sarebbe mai arrivato Kakà nel 2003".
Nonostante gli studi giurisprudenziali, mi era sempre sfuggito un piccolo particolare, quando cercavo di capire come mai Adiyiah non venisse schierato dal Milan: senza la sua acquisizione il posto da extracomunitario che a gennaio avevamo libero, a giugno non ci sarebbe più stato. In poche parole, Adiyiah ci serviva solo e soltanto per poter effettuare, tramite la sua possibile cessione a giugno, l'acquisto di un giocatore extracomunitario in più, oltre all'unico annuale consentito dalle normative FIGC.Ma allora… non è che FORSE Adiyiah NON PUÒ GIOCARE altrimenti, se facesse bene, nessuno perdonerebbe a Galliani la sua possibile (e probabile, aggiungo io) cessione a giugno?Ma allora… non è che FORSE non è poi tanto vero che Adiyiah non convince in allenamento?Ma allora… non è che FORSE queste voci (che di fatto screditano un giovane, Dentini docet) sono state "suggerite" a Suma da qualche piano alto?Ma allora… per Galliani Adiyiah è davvero tanto forte ( http://www.sport.it/articolo/milan-galliani-adiyiah-come-messi-e-aguero/10614219 ) oppure si pavoneggiava senza nemmeno conoscerlo?Ma allora… nonostante Adiyiah non possa giocare, perché non provarlo comunque in prima squadra, vista la moria di attaccanti? È bravo? Che giochi e che non si inventino fregnacce sul suo conto.
Adiyiah può anche non diventare un fenomeno, ha tutto il diritto di non essere per forza un craque, ma almeno, parlo personalmente, preferirei che chi ha la responsabilità del mercato del Milan parlasse chiaramente e dicesse che…
… "A ME, DI ADIYIAH, NON ME NE FREGA NULLA. LA STORIA DI MESSI ED AGÜERO L'HO TIRATA FUORI SOLO PER FARE IL FIGO, IO 'STO NERETTO NON L'HO MAI NEMMENO VISTO GIOCARE. DI LUI MI INTERESSANO SOLO CARTA D'IDENTITÀ E NAZIONALITÀ PER PRENDERE IL PROSSIMO ANNO L'ENNESIMO BRASILIANO SPOMPO, STOP!".
Di certo ci sarebbe più dignità nel dire ciò piuttosto che nell'illudere un ragazzo e nello screditarlo con la compiacenza del proprio portavoce. Ma d'altronde da chi ha tirato fuori denti e trombe non ci si può aspettare molto di più.

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