Termine ebraico che significa "il Signore" usato dagli ebrei quando si alludeva a "YHWH" o Yahweh, l'ineffabile nome di Dio. Questo misterioso e incomunicabile nome ha sempre determinato un profondo senso di sbigottimento negli ebrei e ciò li ha portati ad evitare di pronunciare la parola , utilizzando Adonai al posto di "Jehovah" nei loro testi sacri. Gli antichi attribuivano un grande potenza ai nomi; conoscere e pronunciare il nome di qualcuno equivaleva, per loro, ad esercitare il dominio su di lui. Naturalmente questo potere non era esercitabile, come suggerivano i pagani, da creature mortali nei confronti di Dio, pur pronunciando il Suo nome.
Questa usanza è tuttora prevalente soprattutto tra gli ebrei chassidim i quali, molto attenti agli insegnamenti della Kabala, ritengono che il Sacro Nome di Dio considerati i suoi poteri miracolosi non dovrebbe essere profanato. Yahweh è il loro re e protettore invisibile e non deve essere costruita nessuna immagine che lo rappresenti. Egli viene adorato in virtù dei Suoi comandamenti, secondo i rituali istituiti per mezzo di Mosè.
La parola "YHWH" indica la Divinità rivelata, il Sacro e Unico Creatore e Redentore.
Encyclopedia of Occultism & Parapsychology, V edizione, Volume 1, pag. 8