
Albrecht Durer, adorazione dei magi
L'opera fu dipinta da Durer a Norimberga per il più prestigioso dei suoi committenti, Federico il Saggio. Gli aveva già dedicato un bel ritratto nel 1496 e poi era stato scalzato nel castello di Wittemberg dall'inizio della carriera di Cranach che il Saggio gli preferiva, forse perchè di polso più germanico. Ma l'Adorazione dei Magi è di per se soggetto dolce, e Durer aveva già compiuto il suo primo percorso di ammorbidimento nel primo viaggio a Venezia da dove portava gran parte della tematica esposta nella composizione. L'antichità è in rovina, come nei quadri di Cima, e la Nuova Alleanza, con la nascita di Gesù, viene riconosciuta dalle genti lontane. Ma quanto tedesca è la Madonna che non sarebbe mai passata all'esame dei veneziani, i quali la volevano ben più fresca. In cambio rimane tedesco il suo gusto realista per l'asino che raglia, per le farfalle, innamorate e in curanti del brutto insetto nero, che girano intorno al nontiscordardimé. Sulla destra se ne sta andando, commovente, un cervo volante, forse simbolo cristologico per le spine che è costretto a portare in testa. Piccola nota di razzismo germanico: il servo orientale e semitico approfitta dell'attenzione sulla figura centrale del sacro bimbo per mettere le mani nella ricca borsa d'uno dei Magi!![Books Babies [Recensione]: piccola mercante sogni Maxence Fermine](https://m21.paperblog.com/i/289/2898103/books-babies-recensione-la-piccola-mercante-d-L-O9fu8k-175x130.jpeg)





