Adro, Italia, 2010

di Piero Tieni

Non è uno scherzo, la scuola “statale” di un paese italiano, una scuola di tutti, trasformata dalla pseudopsiche di un sindaco legaiolo, in un campo addestramento per piccoli balilla in verde. Abbiamo studiato a scuola la primavera Maoista, abbiamo visto in bianco e nero i tragicomici uomini affacciati al Balcone, osserviamo sconcertati alle parate Iraniane, assistiamo allibiti alle sfilate Nordcoreane. Spiace per gli incolpevoli alunni che varcheranno quell’androne. Spiace anche per i figli dei leghisti, i bambini non hanno mai colpe. Non oso immaginare quali libri leggeranno e, peggio ancora, quali non leggeranno. Non voglio pensare con quali meschini orizzonti usciranno da quelle classi, quali saranno gli striminziti spazi in cui saranno ingabbiati i loro cervelli alla fine del lavaggio. Che giochino pure coi fanti e fantocci della politica, che scherzino pure con le croci e coi santi come sono soliti fare. Ma i bambini no, non possiamo risparmiare almeno a loro i trucidi effetti dell’ammaccamento celebrale che infetta molti adulti? Questo accade in provincia di Brescia, Italia, nel 2010. Buonanotte.