Nella foto: lo zar Nicola II provocherà una rivoluzione?
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L’interrogazione del Pd sui rapporti fra Comune e LGH si trasforma in un clamoroso assist a Giacomo Bazzani, contrario da sempre alla “patrimonializzazione” di Aem e alla sua svendita a LGH e quindi autorizzato a scompisciarsi. “Sarà un tema caldo della campagna elettorale” profetizza il “comunista di campagna”, come si autodefinisce Bazzani. Il liberismo lo paghiamo sin troppo caro tutti i giorni in mille modi: ormai il gioco è sin troppo scoperto. Riuscirà il centrosinistra a riavvicinarsi agli interessi dei cittadini? Ascoltando qualche volta eventualmente anche i comunisti di campagna?
Roberto Poli (che all’epoca mi pare non fosse consigliere) magari no, ma la Maura mi fa davvero scompisciare. Uno dei pericoli (non certamente il solo) che Rifondazione, i Verdi, USB ed il Comitato Beni Comuni (unici soggetti all’epoca, nell’impero bipartisan cremonensis, ferocemente contrari alla svendita a LGH di AEM Gestioni) paventavano nella sciagurata operazione della cosiddetta patrimonializzazione di LGH era proprio quello dell’annacquamento, fino all’annullamento, della filiera del controllo comunale. La galassia LGH (come altre galassie aziendaliste italiane) è fatta apposta per sottrarsi al controllo democratico-istituzionale degli enti locali, considerato troppo “fumoso”, inconcludente e “azzeccagarbugliesco” per gestire efficacemente i servizi pubblici locali; non sono io, comunista di campagna che lo dice, ma niente po’ po’ di meno che gli inventori di questo incasinatasimo guazzabuglio aziendalista che si chiama LGH (ed anche questo caso non sono io, comunista di campagna, che lo dice, me niente po’ po’ di meno che i professoroni iperliberisti della Bocconi).
Allora tutto il Consiglio Comunale (tranne un astenuto), compresa quindi la Maura, approvò come un sol uomo l’operazione. Adesso ci si accorge che qualcosa non funziona. Da qui deriva lo scompisciamento; in realtà ci sarebbe da piangere.
E non è che quelli allora contrari fossero dei geni e gli altri degli sprovveduti; bastava guardarsi in giro nella penisola per verificare che fine avessero fatto altre operazioni simili già consolidate; ne cito una per tutte: Acea SpA di Roma. Provate a dire a qualsiasi cittadino di Roma (compreso il sindaco) se riesce a sapere cosa succede e che decisioni vengono prese nei CdA della galassia Acea…
E’ il liberismo bellezza….
E adesso la capogruppo del PD in Consiglio Comunale interroga il Sindaco per “sapere se sa”…. In quell’interrogazione del PD, che è in pratica la conferma che uno dei pericoli allora paventati si è concretizzato nonostante lo si negasse con decisione, manca qualcosa: “scusate cittadini ci siamo sbagliati”.
Penso che la faccenda LGH sarà un tema caldo nella campagna elettorale dell’anno prossimo. Non solo il problema del quanto meno complicato (eufemismo) e quindi inefficace controllo del comune (che lo stesso PD ammette con questa interrogazione), ma anche quello dei distacchi (altra “logica” conseguenza” della patrimonializzazione) rendono urgente riprenderci le nostre Aziende; AEM Gestioni (avanzo di più di due milioni di Euro nel 2012 ma il Comune non ha beccato nulla), ed anche AEM SpA (disavanzo di quasi due milioni di Euro causato principalmente dallo snaturamento della sua mission; ora in pratica è l’agenzia immobiliare del Comune) per farle ritornare quello che la gente chiama ancora “Azienda Elettrica”.