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Aem-Lgh, la bolletta come opera d’arte senza senso

Creato il 15 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Non ha alcun significato se non speculativo il partito dell’Aem che da un Pizzetti all’altro magnifica le qualità del teleriscaldamento e di suo padre l’inceneritore, che ha sconvolto a colpi di bollette pazze i poveri risparmi, quando c’erano, di tante persone che abitano nelle case popolari, dallo Zaist al Borgo a largo Pagliari eccetera. Il dramma è iniziato circa due anni fa, quando il Comune non ha più avuto soldi per coprire il problema accollandosi le bollette come da contratto con Aem. Ormai però siamo arrivati alle comiche finali. Il comitato acqua pubblica ha avuto il grande merito di far emergere un problema che le istituzioni hanno nascosto. Altro che ecologico: il teleriscaldamento è una tassa mostruosa.

 

CREMONA Sembrava che la bolletta zero euro, arrivata ad alcuni utenti delle case popolari di Borgo Loreto pochi mesi fa, fosse già il culmine di una fantasia creativa arrivata ormai alla dignità di una nuova forma d’arte: le bollette geniali, inventate contro ogni motivazione logica. Invece no: l’Aem è riuscita a superarsi ancora. Prima l’acconto a utenti ormai staccati, ora la minaccia di messa in mora, sempre ai danni dei medesimi. Due di loro hanno mantenuto il servizio acqua calda, che anche secondo il tribunale è stato pagato. Per motivi incomprensibili se non, forse, la ricerca spasmodica di produrre autentici capolavori che un giorno potranno diventare materiale per sceneggiatori tragicomici,  Aem è riuscita a mettere in mora anche una famiglia completamente distaccata da fine 2013 e da allora cliente dell’Eni. Le tubature sono state piombate: tre i distacchi negli anni, ben due i cartellini appesi in tempi diversi da due diversi operai e ancor oggi visibili. Non resta che stare a vedere come finirà lo strano spettacolo.

Un altro inquilino Aler del Borgo arriva a ipotizzare l’incredibile amministrativo: il Comune, infatti, non ha fatto rispettare gli accordi con l’Aem, Perri non si è fatto valere neanche nei confronti della società di cui il municipio possiede il 30%, e ora potrebbe persino rivalersi senza motivo sui cittadini staccatisi, quando il contratto con l’Aem dice che è il Comune che dovrebbe pagare, non i cittadini. Ormai siamo alle comiche: l’amministrazione Perri aveva già promesso la fine dei distacchi parecchie volte, venendo smentita dai fatti ogni settimana. Adesso persino alcuni cittadini che hanno vinto la causa in tribunale vengono di nuovo minacciati da bizzarre lettere raccomandate che ispirano sarcastiche risate, indignazione plumbea o ironiche invettive, a seconda dell’umore del momento.

 


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