L’aeroporto, si sa, è sinonimo da sempre di incontri bislacchi. D’altronde io e la mia collega Derelitta portiamo i nostri antiquati nickname grazie a due simpatiche nonnette incontrate proprio al ritiro bagagli del Catullo Airport (signora Callista e signora Mafalda, sarete sempre nei nostri cuori): e nei nostri spostamenti in giro per l’Italia abbiamo beccato di tutto, dal plotone dell’esercito con un tripudio di divise e muscoli alla compagnia di ballerini ultra gay, dalla ciprea lurida come animaletto portafortuna alla signora con cane panteganato che litigava con lo steward… Insomma, un campionario di tutto rispetto al quale ora va ad aggiungersi la coppia in cui mi sono imbattuta al ritorno dalle vacanze.
Aeroporto marittimo, primi giorni di settembre. Dopo aver imbarcato il bagaglio, ho raggiunto Fidanzato seduto in sala d’aspetto tutto preso in un cruciverba difficoltà massima (sì, lui aveva solo bagaglio a mano. Ma a dire la verità, nella mia valigia c’era più roba sua che mia, anche se lui non lo ammetterà mai). Di fronte a noi, una coppia alle prese con qualche problema di peso del trolley e contenuto del beauty da cabina. Detto in soldoni, nel valigione c’era qualunque cosa e dai liquidi da portare a bordo mancava probabilmente solo l’acqua santa: in quelle condizioni potevano scordarsi di rientrare a casa senza sbarcare un patrimonio per l’extra luggage, e quindi stavano cercando di sistemare le cose.
Lei, circa 25 anni, rotondetta, con un abitino a righe scollatissimo e ultra corto che mostrava tette e cosce a chiunque, cappello di paglia, occhiali a specchio e ciabattina. Lui, stessa età, faccia da secchione con occhialetto, bermudino kaki e magliettina a righette. Lei, una disperata. Lui, un santo.
Ovviamente io e Fidanzato fingiamo di leggere le definizioni del Superermetico, ma in realtà spiamo la scena. Lui sta cercando di convincerla a buttare un po’ di cose.
LUI: Ma amore, hai preso anche la crema? È mezza finita, ti avevo detto di lasciarla qui…
LEI (estraendo una bottiglietta di crema solare Nivea): Ma noooooo! Ce n’è dentro ancora un po’…
LUI: Sì, ma la confezione di liquido da imbarcare è massimo 100 ml, questa è 250.
LEI (scuotendo la crema): Ma è meno della metà, questa… Saranno al massimo 50, quindi va bene.
(Certo, tesora, rischia pure di farti arrestare come novella Unabomber per imbarcare un avanzo di crema… E poi normalmente al controllo non guardano il formato delle bottigliette, ma misurano il loro contenuto con sofisticatissimi strumenti…)
LUI: Ma pure il borotalco?
LEI (stringendosi al petto una confezione gigantesca di Borotalco Roberts): Sì, questo è mio!
LUI: Ma occupa un sacco di posto.
LEI: Eh, ma è mio…
(E tutto il resto del bagaglio di chi diavolo è?)
LUI (tirando fuori una saliera): Ma pure il sale? Ti avevo detto di lasciarlo in appartamento!
LEI: Ma l’abbiamo comprato noi!
LUI: Sì, ma pesa pure questo!
LEI (Infilandosi la saliera nella tasca dei microshorts che portava sotto l’abitino): Guarda, questa la metto qui, che ci sta, così nessuno la vede.
(Oppure ti scambieranno per un travestito molto… felice)
Ora, giustamente voi penserete (come abbiamo pensato noi) che dopo la saliera non sarebbe potuto accadere niente di peggio. Ci sbagliavamo. Lui tira fuori dalla borsa una bustina di grana grattugiato già iniziata.
LUI: IL GRANA???
LEI: Ma amore, ce n’è dentro ancora…
LUI: Tu hai idea che abbiamo due ore di attesa qui, due di volo, due di macchina per rientrare a casa… Diventa rancido!
LEI: OK, ma allora lo mettiamo su un cestino, ma appoggiato sopra, così se qualcuno ne ha bisogno lo può prendere…
(Effettivamente, chi non approfitterebbe di due cucchiaiate di grana lasciate sopra un cestino in aeroporto???)
LUI (estraendo una scatoletta tipo tonno): Ma amoreeeee??? Pure questo???
(Oddio, una confezione di Insalatissime Rio Mare Messicana. Solo per aver comprato una porcata simile, meritereste di perdere il volo, oh)
LEI: Non volevi mica che la lasciassi qui? È nuova!
LUI: …
LEI: Ok, ok, ma mettila insieme con il grana. Toh, ti do anche una forchettina di plastica, che magari passa qualche barbone e la mangia.
(Altruista, senza dubbio… Ma… 1. Pure le forchettine di plastica ti sei imbarcata??? 2. Pieno zeppo di barboni in aeroporto, in effetti…)
Sulla triste scena del ragazzo che se ne andava a posizionare grana e Insalatissima sopra un cestino, purtroppo hanno chiamato il nostro volo e siamo andati al gate. Che fine avranno fatto Mary Poppins e il suo Spazzacamino? Ma soprattutto… quali incontri balordi avete fatto durante i vostri spostamenti aerei?
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