Secondo quanto riferito da “linkiesta.it” ieri pomeriggio 4 passeggeri campani all’aeroporto di Venezia Marco Polo, si sono visti prima rifiutare l’imbarco e poi sono stati insultati da un’addetta al check-in della compagnia low cost Easy Jet che avrebbe detto loro “Imparate a parlare italiano, se Napoli non ci fosse tutto andrebbe meglio”.
Erano degli operatoti dell’informazione che dopo essere stati a Verona per lavoro, si sono recati in aeroporto per tornare a Napoli. A raccontare l’accaduto è Massimo Tito, uno dei protagonisti: “Alle 14.45 eravamo in coda per il volo delle 15.30, ad un certo punto ci hanno comunicato che il volo era chiuso, lasciandoci a terra. Quindi abbiamo cominciato a protestare, ma in modo molto civile – prosegue Tito – dicendo il classico è una vergogna a cui si è aggiunta qualche frase con la cadenza napoletana”.
A questo punto, secondo quanto racconta il passeggero un’addetta al check-in li ha insultati dicendo: “Imparate a parlare italiano, se Napoli non ci fosse tutto andrebbe meglio”. A quel punto continua l’uomo “ci siamo rivolti subito alla polizia e sporto denuncia, gli agenti hanno identificato l’addetta e raccolto le testimonianze, a nostro favore, inoltre tra lo stupore di alcuni turisti”. La Polaria Veneziana ha verbalizzato l’accaduto e poi i 4 passeggeri rimasti a terra sono tornati a Napoli noleggiando un’auto.
Ecco anche la risposta che è arrivata dalla compagnia aerea: “Easy Jet conferma l’episodio avvenuto il 5 maggio all’aeroporto di Venezia, che ha coinvolto un membro del personale e due passeggeri arrivati in ritardo al desk del check-in per il volo Venezia-Napoli. La compagnia si scusa per ogni inconveniente o disagio causato ai passeggeri. Inoltre Easy Jet sta indagando su quanto accaduto ma esclude che le dichiarazioni fatte dal suo staff avessero intenti razzisti. Easy Jet sostiene, e ha sempre sostenuto, le opportunità offerte dalla diversità e dal multiculturalismo”.