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Trama: due amici, Derek e Clif, decidono di partire per un viaggio intorno al mondo lungo un anno. A Parigi, tuttavia, Derek viene aggredito e da quel momento comincia a stare molto, molto male...
Fin dalle prime immagini Afflicted è un film che sta simpatico, c'è poco da fare. Derek Lee e Clif Prowse, amici nella vita reale prima ancora che nella finzione, sanno il fatto loro per quel che riguarda l'utilizzo della macchina da presa e anche per quel che riguarda i tempi cinematografici. Il found footage (ma qui forse sarebbe meglio parlare di finto Vlog) richiede immediatezza, necessita di un'introduzione minima in grado di presentare situazioni e personaggi allo spettatore senza risultare ridicolo o fasullo e i due ci riescono fin da subito, spingendoci a voler bene al povero Derek a cui resta poco da vivere e al bravo Clif che decide di regalargli un ultimo viaggio da vero amico. I momenti vacanzieri e sciocchini che precedono il "fattaccio" sono piacevoli e necessari senza che risultino eccessivi e, per una volta, non si respira quell'aria tipicamente USA da turismo imbecille ed ignorante, tanto che persino gli stereotipi vengono ridotti al minimo. Da Barcellona si passa a Parigi e poi subito, meraviglia delle meraviglie, a Vernazza, Cinque Terre (con un paio di puntatine a La Spezia, tanto per gradire), dove si svolge gran parte dell'azione e dove Afflicted prende letteralmente il volo, diventando sempre più coinvolgente e spaventevole: non starò ovviamente a rivelarvi quello che succede a Derek e Clif, anche perché il bello del film è capire a poco a poco cosa sia questa "malattia" che perseguita Derek, ma ammetto che, nonostante a metà pellicola la sceneggiatura si assesti su binari leggermente "prevedibili", la prima parte è una scoperta continua e un piacevole mix di momenti tanto disgustosi quanto curiosi e per qualche tempo almeno io non sono riuscita a comprendere dove volessero andare a parare i due. Vero è che dopo gli eventi di Vernazza Afflicted perde un po' di freschezza ed originalità e alcune scelte narrative risultano un po' forzatelle ma per fortuna la qualità non cala, almeno per quanto riguarda la realizzazione.
Come ho detto, infatti, Lee e Prowse ci sanno fare con la macchina da presa e, nonostante i due siano alle prime armi, Afflicted non sembra girato da dei dilettanti. Le riprese dal vivo, per esempio, sono molto professionali e non risentono del morbo di Parkinson che sembra contagiare chiunque decida di cimentarsi con il genere (ovvio, quando i personaggi si muovono la telecamera traballa ma ciò non deve succedere anche quando stanno fermi), inoltre la decisione di riprendere alcune sequenze in soggettiva è molto intelligente perché lo spettatore riesce a immedesimarsi in Derek e a stupirsi della sua "condizione": gli esperimenti notturni a Vernazza o la fuga dalla polizia italiana prima e da quella francese poi sono momenti decisamente mozzafiato e ben realizzati, capaci di ravvivare un genere che troppo spesso risulta sì movimentato, ma anche e soprattutto confuso. Stessa cosa vale per il make-up e gli effetti speciali, molto ben fatti, mai esagerati e, soprattutto, ottimamente combinati con l'abilità attoriale dei coinvolti (le riprese notturne in camera di Clif mi hanno finalmente fatto fare dei salti sulla sedia!). L'unico neo per quel che riguarda il casting, paradossalmente, è quello di aver preso italiani che, come al solito, non sanno parlare italiano e risultano delle patetiche caricature che biascicano dialoghi improponibili (perché uno, dopo aver quasi investito una persona, dovrebbe scendere dalla macchina urlando "Adesso ti DEVO uccidere"? Ma semmai ti uccido io, cretino!!): sicuramente all'estero non avranno risentito della cosa ma per me è stato il momento più basso della pellicola, per fortuna però viene anche mostrato un ottimo piatto di pasta al pesto e un simpatico ed autentico vignaiolo altrimenti credo mi sarei vergognata di essere ligure. Detto questo, mi limito a consigliarvi di guardare Afflicted senza pregiudizi legati alla sua natura di found footage e, ovviamente, a dirvi di non spegnere lo schermo all'inizio dei titoli di testa perché c'è ancora un pezzettino di film in mezzo e, fidatevi, non volete proprio perdervelo!!
Derek Lee è co-regista e co-sceneggiatore della pellicola, inoltre interpreta Derek. Canadese, anche produttore, è al suo primo lungometraggio.
Clif Prowse è co-regista e co-sceneggiatore della pellicola, inoltre interpreta Clif. Canadese, anche produttore, è al suo primo lungometraggio.
Per la cronaca, il film sarà in concorso al prossimo ToHorror Film Fest, che si terrà a Torino dal 4 all'8 novembre. Detto questo... ENJOY!
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