L’immigrazione è un fenomeno non un problema. È irrisolvibile in quanto fenomeno, deve essere governabile per non farlo diventare un problema. Non si può costringere una persona a rimanere nel proprio paese, le nazioni non sono delle immense carceri, i confini sono imposti dalla Storia non dalla Natura. Questo è il primo concetto da capire per poi analizzare tutto il resto.
Si potrebbe anche dire questo. Se in Africa anche i mezzi di produzione, le zappe, sono in mano a multinazionali che sfruttano, se l‘Europa attua dazi pesanti verso i prodotti africani (cosa che non fa per i cinesi) come si può pensare che quei paesi crescano e migliorino le condizioni di vita dei propri abitanti non spingendoli ad andare via?
Non li facciamo crescere ma poi non li vogliamo. E siamo consapevoli che se i loro paesi cresceranno noi automaticamente saremo in po’ meno ricchi? Devono morire poveri e di fame quindi? Possibilmente lontano dai nostri occhi?
La responsabilità dell’ennesima tragedia del mare è dell’Europa. Incapace di decidere qualsiasi cosa all’infuori di imporre rigore ed austerità ai propri popoli. E dell’Italia, incapace di costringere l’UE a decisioni forti in tema immigrazione. Renzi usa la clava solo qui, a Bruxelles solo chiacchiere.
Mare Nostrum va ripristinata immediatamente e con fondi europei, altrimenti si blocchi l’attività delle commissioni. Basta parole, si passi ai fatti. Siamo ad aprile e sono morte già più di mille persone. Cosa accadrà da qui all’estate?
Vi prego infine di non andare a leggere i commenti di utenti Facebook alla notizia della tragedia dei migranti e riportati dai principali siti di informazione. C’è da rimanere nauseati. Non è la prima volta certo ma fa sempre male constatare la crudeltà umana in tutta la sua potenza.