Afghanistan. Attacco alla sede dell’Onu di Mazar – i Sharif. Forse 20 morti

Da Avvdanielaconte
Attacco alla sede dell’Onu a Mazar – i – Sharif, nell’Afghanistan del nord: sembra siano state uccise circa 20 persone, di cui sette stranieri (tre funzionari dell’Onu, di nazionalità norvegese, rumena e svedese, e quattro soldati nepalesi, addetti alla sicurezza).
Secondo le prime ricostruzioni, nel pomeriggio del  1 aprile, dopo la preghiera del pomeriggio, un gruppo di circa un migliaio di fedeli ha cominciato a manifestare pacificamente; tuttavia, sembra che tra di loro si nascondesse un gruppo di estremisti talebani (con addosso nascoste le armi) che, giunti davanti alla sede dell’Onu, hanno cominciato a lanciare pietre e a scavalcare per irrompere nella sede dell’Onu. Appena entrati, hanno attaccato gli occupanti. Due delle vittime sono state decapitate. La Farnesina ha comunicato che l’unica funzionaria italiana presente nella struttura è illesa.
La protesta è nata perchè il 21 marzo il pastore evangelico statunitense Wayne Sapp ha dato fuoco in una Chiesa della Florida, alla presenza di alcune decine di fedeli, ad una copia del Corano. All’evento era presente anche il pastore Terry Jones, che in occasione dell’anniversario dell’11 settembre aveva manifestato la stessa intenzione, ma poi aveva desistito a causa di pressioni nazionali (tra cui quella del Presidente USA Barack Obama) e internazionali.
Dura la condanna del Presidente Barack Obama, dell’Onu e della Farnesina; quest’ultima ha diramato una nota con la quale condanna quanto è successo, esortando tutte le componenti della società afghana ad isolare gli estremisti e “contribuire allo sforzo di stabilizzazione del loro Paese, sostenuto dalla comunità internazionale, promuovendo le ragioni della pacifica convivenza”. 
Roma, 2 aprile 2011   Avv. Daniela Conte
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