Alberto Alpozzi Fotoreporter
di Alberto Alpozzi Fotoreporter - Farah, 12 Dicembre – Transition. Questa la parola chiave della missione Isaf in Afghanistan che prevede il ritiro delle truppe internazionali entro il 2014. Nel distretto sotto la responsabilità italiana è ormai a pieno regime la fase di passaggio di responsabilità dal contingente militare a quello afghano. Ad oggi sono ben 30 distretti su 43 quelli in fase di transizione. Oggi a Farah, nel sud del Regional Comand West, nella quale sono schierati gli Alpini del 9° Reggimento dell’Aquila, si è svolta la cerimonia per la transizione alle autorità afghane di sei distretti: Farah, Bala Boluk, Anar Dara, Lash-e-Juwayn, Qala-e-Kah e Shayb Koh.
Cerimonia formale alla presenza del generale Dario Ranieri (foto 8) – comandante del Regional Command West su base Brigata Alpina “Taurinense” – e del Ministro dell’istruzione afghano, Obaidullah Obaid (foto 6), oltre a numerose alte cariche civili e militari afghane per sancire la transizione in base alla quale il Governo afghano assumerà entro la fine del 2014 la leadership globale sulle questioni inerenti la sicurezza del proprio paese portando così i militari italiani da una missione attiva ad una di compito strettamente di sostegno.
La transizione è stata suddivisa in cinque tranches sulla base dei progressi ottenuti dal personale afghano relativamente al sistema giudiziario, allo sviluppo e alla governance in ambito distrettuale, oltre che nella sicurezza. In tema di sicurezza a livello provinciale, risulta infatti in diminuzione il trend degli attacchi ad opera degli insorti contrastati dal 207° corpo dell’Esercito e dal 606° della polizia insieme al Direttorato Nazionale per la Sicurezza, con il sostegno della Task Force South comandata dal colonnello Riccardo Cristoni.