(Le radici della vecchia quercia arrivano dovunque)
Moderatamente, serenamente, infallibilmente sempre lui, il senatore Luciano Pizzetti. Lo strano fenomeno capitato ad alcuni lettori di Mondo Padano ha qualcosa di ipnotico, medianico, ossessivo. Leggi l’un articolo poi l’altro e nelle trombe d’Eustachio senti la voce del senatore. Sarà l’effetto virale delle sue idee, o la psicosi di taluni morbosi, ma ormai ci immaginiamo il senatore vestito alla greca. Forse non si riesce a fare a meno a meno di lui. Se non lo vedi arriva il suo fantasma. Dovrà darsi da fare però per convincere, come musa, il desertico Tartara.
Sulla Provincia lo stesso senatore è stato inserito addirittura nel “consiglio d’amministrazione del Senato”, in un depistante articolo successivo della nomina dello stesso Pizzetti nell’ufficio di presidenza del Senato. Per far ben capire ai lettori che cosa mai sia l’ufficio di presidenza, l’autore del brano ha trasformato il Senato metaforicamente in una società per azioni e Pizzetti e stato rinominato consigliere d’amministrazione. Diventeranno mai azionisti di quella spa i cittadini italiani? No! È chiaro che no! L’ufficio di presidenza almeno non è quotato in Borsa.
Che di Giovanni Battista qualcuno chieda la testa succede, succede da millenni, nell’antica Palestina come nella Cremona contemporanea. Giovanni Battista Magnoli però, segretario provinciale del Pd, dov’è? Nella sede di via Ippocastani, ci viene spesso riferito da tempo, non c’è. I compagni di partito lo invocano. È tempo di essere presenti sul territorio, tra i cittadini, per ascoltarli. Hanno esigenze estremamente serie. Lo ha affermato lo stesso Magnoli dopo la segreteria provinciale allargata dell’altra sera. E lui stesso perché si rarefà? Vuole ridursi allo stato gassoso?
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