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Africa chic per Kiki Clothing ad AltaRoma 2013

Creato il 10 luglio 2013 da Carla Fiorini

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Un evento nel mood dell’iniziativa Ethical Fashion Africa to Rome promossa da AltaRoma.

Titi Ademola, fashion designer nata a Londra da genitori africani, ha studiato tra il Regno Unito e la Nigeria.

kiki clothing

 

“Quando ho iniziato a disegnare la nuova collezione Primavera/Estate 2014, le mie principali fonti di ispirazione

sono stati i colori e la ricchezza culturale del Nord Africa.
Il mio desiderio era quello di individuare un modo fresco e innovativo per coniugare insieme colori e tessuti. Così
ho deciso di essere coerente nell’utilizzo dell’Ankara o di stoffe Wax, ma con una leggera innovazione; cioè
introducendo una luccicante spruzzata d’oro.
Sono stata anche influenzata dal mio amore per i musical, soprattutto dopo aver recentemente rivisto West Side
Story. Mi sono davvero divertita con le silhouettes dei costumi e ho giocato sulla semplificazione o
sull’esagerazione delle forme. C’è anche un inaspettato utilizzo del pizzo bianco unito al denim blu per catturare
anche un po’ di quel “tocco” tipicamente americano.”

kiki clothing

 

About Africa to Rome:

Risale al 2008 la partnership tra Altaroma e l’International Trade Centre, insieme per un progetto dal titolo eloquente: Ethical Fashion – “Aid for Trade”. Una vocazione etica e socialeche si è sviluppata tenace nel tempo.
Il lavoro e l’ imprenditoria etici e solidali come sinonimi di aiuto concreto per i paesi in via di sviluppo. Da allora il progetto Ethical Fashion si è ampliato, ha preso forma e vive attraverso azioni che amplificano la coscienza etica ma anche estetica. Materiali eco compatibili, riciclati ma anche creatività, artigianalità, ispirazioni e suggestioni che nascono nei paesi sub sahariani per incontrare la cultura europea.
Un concetto lungimirante che ha trovato ulteriore conferma nel IHT LUXURY CONFERENCE svoltosi a Roma nell’Autunno 2012. Un importante momento di raccordo tra il ‘gotha’ del mondo dell’industria, degli addetti ai lavori del mondo fashion luxury, riuniti insieme per confrontarsi sulla centralità e la configurazione del continente africano, come forza motrice e soggetto economico di rilevanza mondiale nella macro – immagine globale. ‘The promise of Africa, The power of the Mediterranean’, il titolo eloquente del convegno nel quale si è parlato molto anche delle ispirazioni creative generate dal continente africano in genere e dei vari paesi che ne fanno parte. Un immenso microcosmo di stimoli creativi diversi, di artigianalità, di manifatture e un grandissimo potenziale lavorativo che opportunamente aiutato e formato può bastare a se stesso per uscire da condizioni di svantaggio.
“Questo progetto mi fa parlare di slow fashion, non slow nel senso che non è capace di rispettare le scadenze, ma slow perché rispetta i tempi naturali della produzione artigiana, valorizzando la sua qualità e la sua unicità, cosi’ creando le basi per un futuro sostenibile della catena del valore associata alla moda. E’ una questione di scelta, di informazione, di diversità e nello stesso tempo, di identità culturale. Riguarda tutte le fasi: progettazione, produzione, consumi. Possiamo avviare dentro di noi il cambiamento che vogliamo vedere attorno a noi”, dichiara Simonetta Gianfelici che ha contribuito al progetto selezionando e dando indicazioni creative agli artigiani.
Un ulteriore conferma che Altaroma rappresenta innovazione e cultura in ogni declinazione del settore fashion.


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