Un evento nel mood dell’iniziativa Ethical Fashion Africa to Rome promossa da AltaRoma.
Titi Ademola, fashion designer nata a Londra da genitori africani, ha studiato tra il Regno Unito e la Nigeria.
“Quando ho iniziato a disegnare la nuova collezione Primavera/Estate 2014, le mie principali fonti di ispirazione
sono stati i colori e la ricchezza culturale del Nord Africa.
Il mio desiderio era quello di individuare un modo fresco e innovativo per coniugare insieme colori e tessuti. Così
ho deciso di essere coerente nell’utilizzo dell’Ankara o di stoffe Wax, ma con una leggera innovazione; cioè
introducendo una luccicante spruzzata d’oro.
Sono stata anche influenzata dal mio amore per i musical, soprattutto dopo aver recentemente rivisto West Side
Story. Mi sono davvero divertita con le silhouettes dei costumi e ho giocato sulla semplificazione o
sull’esagerazione delle forme. C’è anche un inaspettato utilizzo del pizzo bianco unito al denim blu per catturare
anche un po’ di quel “tocco” tipicamente americano.”
About Africa to Rome:
Risale al 2008 la partnership tra Altaroma e l’International Trade Centre, insieme per un progetto dal titolo eloquente: Ethical Fashion – “Aid for Trade”. Una vocazione etica e socialeche si è sviluppata tenace nel tempo.
Il lavoro e l’ imprenditoria etici e solidali come sinonimi di aiuto concreto per i paesi in via di sviluppo. Da allora il progetto Ethical Fashion si è ampliato, ha preso forma e vive attraverso azioni che amplificano la coscienza etica ma anche estetica. Materiali eco compatibili, riciclati ma anche creatività, artigianalità, ispirazioni e suggestioni che nascono nei paesi sub sahariani per incontrare la cultura europea.
Un concetto lungimirante che ha trovato ulteriore conferma nel IHT LUXURY CONFERENCE svoltosi a Roma nell’Autunno 2012. Un importante momento di raccordo tra il ‘gotha’ del mondo dell’industria, degli addetti ai lavori del mondo fashion luxury, riuniti insieme per confrontarsi sulla centralità e la configurazione del continente africano, come forza motrice e soggetto economico di rilevanza mondiale nella macro – immagine globale. ‘The promise of Africa, The power of the Mediterranean’, il titolo eloquente del convegno nel quale si è parlato molto anche delle ispirazioni creative generate dal continente africano in genere e dei vari paesi che ne fanno parte. Un immenso microcosmo di stimoli creativi diversi, di artigianalità, di manifatture e un grandissimo potenziale lavorativo che opportunamente aiutato e formato può bastare a se stesso per uscire da condizioni di svantaggio.
“Questo progetto mi fa parlare di slow fashion, non slow nel senso che non è capace di rispettare le scadenze, ma slow perché rispetta i tempi naturali della produzione artigiana, valorizzando la sua qualità e la sua unicità, cosi’ creando le basi per un futuro sostenibile della catena del valore associata alla moda. E’ una questione di scelta, di informazione, di diversità e nello stesso tempo, di identità culturale. Riguarda tutte le fasi: progettazione, produzione, consumi. Possiamo avviare dentro di noi il cambiamento che vogliamo vedere attorno a noi”, dichiara Simonetta Gianfelici che ha contribuito al progetto selezionando e dando indicazioni creative agli artigiani.
Un ulteriore conferma che Altaroma rappresenta innovazione e cultura in ogni declinazione del settore fashion.