Ma niente grandi marche o grandi stilisti, a Karungu la signora sarta è piccina picciò come la signora Minù. Solo che invece del cucchiaio come strumento magico ha ago e filo. E una Singer nera rigorosamente a pedali.Wilkista lavora al St. Camillus M. Hospital, in lavanderia. Ma nel tempo libero taglia e cuce. Naturalmente, non è l'unica sarta della zona, anzi, quello dei vestiti è un business che va per la maggiore, nonostante la povertà diffusa. La moda è donna, dalla tundra al polo sud, passando per l'equatore.
Alcune preferiscono Mary, che vive di fronte al Dala Kiye. Saline ha cominciato da poco e si sta ancora impratichendo, ma merita un più per l'impegno. E da poco abbiamo scovato Mama Belinda, in quel di Sori.
Sori e' anche la nostra principale fonte per il materiale. Si possono trovare bellissime stoffe al mercato, oppure presso i vari negozietti di sartoria disseminati per il villaggio. Capita di trovare qualche chicca dalle nostre sarte di fiducia. Altre volte, facciamo incetta nei mercati di Nairobi o Kisumu o altrove. Quasi tutte le stoffe arrivano dalla Tanzania, ma Karungu è ad un paio d'ore dal confine, e non è inusuale per le sarte andare a prendere il materiale direttamente nel Paese vicino.
Sullo stile ognuna ha le sue idee, chi sceglie modelli più afro e chi prepara un disegno per qualcosa di originale. In generale, con circa 10 € si ha un vestito nuovo e fatto su misura, stoffa e lavoro compresi. Come resistere?
Tra le fashion addicted più fedeli, vanno ricordate Kayla e Amanda. Kayla è ripartita per l'America ai primi di giugno, Amanda ha un volo questa sera. Safari njema, rafiki!
E karibu Liz, la nuova volontaria che si fermerà a Karungu per cinque mesi. Infermiera, americana e... tre abiti all'attivo!
and our "fashion designer", Wilkista