Magazine Cultura

After fart

Creato il 04 ottobre 2013 da Cannibal Kid
Condividi
AFTER FARTAfter Earth – Dopo la fine del mondo (USA 2013) Titolo originale: After Earth Regia: M. Night Shyamalan Sceneggiatura: Gary Whitta, M. Night Shyamalan Soggetto: Will Smith Cast: Jaden Smith, Will Smith, Sophie Okonedo, Zoë Kravitz, Diego Klattenhoff Genere: schi-fi Se ti piace guarda anche: Cast Away, Avatar, L’ultimo dominatore dell’aria
Sono basito. Prima di vedere After Earth, non sapevo fino in fondo il significato di questa parola. Ora lo conosco e posso dire di essere davvero basito. Non so nemmeno da che parte cominciare nello spiegarvi il mio essere basito. Parto dal fatto che il regista della pellicola M. Night Shyamalan ha realizzato una delle cose più potenti e intelligenti dello scorso decennio, The Village, mascherando un film profondamente politico da film dell’orrore. Parecchio pauroso, per di più. Proseguo dicendo che M. Night ha realizzato altre cose splendide come Il sesto senso e Unbreakable, più un’onesta pellicola di intrattenimento fantascientifico come Signs. Fantascientifico mica tanto. Io questa estate i cerchi nel grano li ho visti per davvero. Che poi probabilmente fosse tutta una trovata pubblicitaria del paesino che li ha ospitati (Robella d’Asti ndr) è un altro discorso, però li ho visti. I cerchi nel grano esistono. E mi hanno lasciato basito. Sono poi basito perché Will Smith continua a essere uno dei pezzi grossi più grossi di Hollywood. Anche se il flop di questo After Earth l’ha finalmente un po’ ridimensionato.

AFTER FART

"Fidati, figliolo, tienila su. Solo così possiamo sembrare più espressivi."

Perché non mi piace Will Smith? Innanzitutto perché è uno dei rapper più scandalosi nella Storia del Rap dopo Vanilla Ice. Non prendendo in considerazione gente uscita da Amici della Maria come Moreno. E poi come attore è uno dei più inespressivi su piazza, oltre ad essersi reso protagonista di porcherie colossali come Wild Wild West, La ricerca della felicità, Sette anime, Io sono leggenda e Independence Day. Fosse solo questo, vabbè, sono suoi limiti personali. Però negli ultimi tempi Will Smith s’è fatto portatore dei peggio vizi italiani. Will Smith non è italiano, eppure è un esponente convinto del nepotismo più spietato. Capisco che voglia bene ai suoi figli, ma non è giusto che li faccia lavorare nei suoi film. Già lui recita male, dobbiamo metterci dentro pure la sua prole? E poi sono bambini, quindi è sfruttamento minorile, oltre che circonvenzione di incapaci. Incapaci a recitare.
Non è finita qui, perché adesso l’ex principe di Bel Air, come i peggiori esponenti del nostro cinema alla Pieraccioni, non si accontenta di fare solo l’attore, che già gli riesce in maniera pessima, ma qua si inventa persino autore cinematografico. Guardando i titoli di coda, ho scoperto infatti che questo disastroso After Earth non è tratto da un romanzo, da una graphic novel o quant’altro. Il soggetto della pellicola l’ha scritto lui, Will Smith. Ciò spiega molte cose. Che poi quanto c’avrà messo a scrivere lo striminzito soggetto di un film del genere? Il soggetto del film è: Will Smith e il figlio precipitano con la loro astronave sulla Terra, che nel futuro in cui è ambientata la pellicola è diventato un pianeta ostile all’uomo. Solo loro due ahinoi sopravvivono all’incidente, ma Willy è moribondo e non riesce a muoversi e così il figlio dovrà avventurarsi in solitaria sulla pericolosa Terra per recuperare il dispositivo di segnalazione d’emergenza e far arrivare i soccorsi. Questo non è il riassunto. Questo è l'intero soggetto. Fine. Non succede nient’altro. Per fortuna il film dura solo 1 ora e mezza e non l’hanno tirato troppo per le lunghe, ma a parte questo non ci sono altre note positive.

AFTER FART

"Sì, è proprio ciò che sembra: sto per fare la cacca davanti a voi."

After Earth è una prova di sopravvivenza estrema, tra Cast Away, 127 ore e Vita di Pi. Estrema non tanto per il protagonista, l’anti-espressivo Jaden Smith, quanto per noi poveri spettatori. Vedere Jaden Smith recitare in questo film è come vedere i propri genitori scopare: un’esperienza che nessuno dovrebbe provare mai, per nessuna ragione. C’è qualcosa di peggio di vedere Jaden Smith recitare tutto solo in una Terra priva di altri esseri umani? Sì, vedere Jaden Smith con suo padre Will che gli rompe le palle a distanza per tutto il tempo.

AFTER FART

"Uèèè, sei troppo cattivo con me, Cannibal. In fondo ho solo 15 anni.
Posso ancora fare di peggio!"

Se dovessi creare il film più schifoso possibile, anche con tutta l’immaginazione del mondo difficilmente riuscirei a fare meglio, cioè peggio, di questo. Innanzitutto, ci sono due attori atroci e ci sono solo loro, a parte qualche veloce apparizione della moglie e dell’altra figlia di Will Smith, interpretata non dalla sua vera figlia Willow, bensì da Zoe Kravitz, altra figlia raccomandata in questo caso del cantante Lenny, ma se non altro l’unica di tutta la pellicola in grado di recitare. Quindi c’è una trama risibile uscita come detto dalla mente di Willy e al cui confronto quelle di Stephenie Meyer sono storie un sacco elaborate. C’è poi l’apparizione di alcuni mostri schifosi che non si sa bene da dove vengano. C’è un odioso alone di misticismo new-age che aleggia lungo tutta la visione. C’è un insensato quanto prevedibile finale in cui ATTENZIONE SPOILERONE Jaden Smith da pivello fifone si trasforma improvvisamente nel più coraggioso eroe che il mondo abbia mai conosciuto. FINE DELLO SPOILERONE Manca solo un’apparizione di Alba Rohrwacher, e poi a me sembra che peggio di così era davvero impossibile fare, anche impegnandosi. E credo che M. Night Shyamalan si sia impegnato. Voglio sperare si sia impegnato per realizzare apposta un film tanto brutto, perché uno che in passato ne ha girati di tanto belli, non riesco altrimenti a capire come possa essere caduto così in basso. Pensavo che con L’ultimo dominatore dell’aria il regista avesse toccato il fondo e invece no, qui ha fatto di peggio. Ormai, non può scendere ancora più giù e quindi da qui in poi non può far altro che risalire la china. Sperando che questa volta il mio sesto senso non si sbagli. Per adesso, il mio sesto senso dice solo: vedo i registi morti. (voto 1/10)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :