L’agar agar, il cui nome giapponese è Kanten, che letteralmente si può tradurre come “cielo freddo”, è una gelatina, un aggregante naturale, che si ricava da un’alga rossa, la tengusa.
Viene commercializzata in barre o in fiocchi, che possono essere sciolti nell’acqua ) generalmente il rapporto é: 4 grammi di agar agar per ogni litro di acqua). Inoltre, bisogna ricordare che un solo cucchiaino di quest’alga corrisponde a otto fogli di colla di pesce, per cui ha un potere gelificante molto più elevato.
Quest’alga è ricca al suo interno di amidi polisaccaridi complessi, con una composizione simile alla cellulosa, per cui, prima di poter essere usata in tavola, deve essere trattata, in modo tale da renderla più morbida. Inoltre, il trattamento aiuta anche a far divenire meno forte il suo sapore.
L’agar agar, generalmente, si usa nella preparazione dei dolci e, più nello specifico, viene impiegata per fare gelatine e aspic, sfruttando la sua capacità di non alterare il sapore della frutta e della verdura.
E’ un alimento ricco di oligominerali, per cui è particolarmente nutriente. Inoltre, ha un apporto calorico nullo, dal momento che non viene assorbita dall’organismo.
Non avendo una capacità di stabilità lunga nel tempo, è bene conservare l’agar agar per non più di sei mesi o si corre il rischio di non poter più usufruire del suo potere gelificante.