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Agatha & Willy (parte seconda)

Creato il 16 settembre 2012 da Unostudioingiallo @1StudioInGiallo
I versi immortali del Bardo di Stratford-upon-Avon corrono dunque sotto la pelle dell'opera agathiana.Agatha & Willy (parte seconda)Nella prima parte dell'articolo vi abbiamo segnalato un paio di titoli - "Alla deriva" e "La parola alla difesa" - di chiara matrice scespiriana.
All'elenco si aggiungono Trappola per topi, la mitica commedia poliziesca rappresentata ininterrottamente dal 1952, che cita un verso di Amleto...
RE: Come si chiama il dramma?
AMLETO: La trappola per topi.  (letteralmente: The Mousetrap, n.d.R.) E che tropo, per la Madonna! Il dramma riproduce un omicidio compiuto a Vienna - Gonzago è il nome del duca, sua moglie è Baptista - lo vedrete subito. E' una gran canagliata ma che importa? Vostra Maestà e tutti noi che abbiamo la coscienza pulita, non ci tocca. Scalci la rozza piena di guidaleschi, il nostro garrese è intatto.
(atto terzo, scena seconda)Agatha & Willy (parte seconda)
... e Sento i pollici che prudono, titolo di un bel romanzo con Tommy e Tuppence Beresford del 1968, che riprende l'esclamazione di una strega all'approssimarsi di Re Macbeth (atto quarto, scena prima):

By the pricking of my thumbs,Something wicked this way comes,Open, locks, whoever knocks!Sento i pollici che prudono,certo arriva qualche infame,Apriti, catenaccio, a chiunque venga!


Anche nei romanzi che potremmo definire "bianchi" (forse non tutti sanno che la regina del Giallo ha pubblicato sei romanzi sentimentali utilizzando lo pseudonimo di Mary Westmacott), l'eco del Bardo non tarda a farsi sentire: Absent in the Spring (1944, edito in Italia con il titolo "Il deserto del cuore") ci riporta infatti al bellissimo Sonetto 98:
From you have I been absent in the spring,
When proud pied April, dressed in all his trim,
Hath put a spirit of youth in every thing,
That heavy Saturn laughed and leapt with him.Yet nor the lays of birds, nor the sweet smellOf different flowers in odour and in hue,Could make me any summer's story tell,Or from their proud lap pluck them where they grew: Nor did I wonder at the lily's white,Nor praise the deep vermilion in the rose;They were but sweet, but figures of delight,Drawn after you, you pattern of all those.   Yet seemed it winter still, and you away,   As with your shadow I with these did play.T'ero lontano in primavera,quando il superbo Aprile altero, vestito a festainstillava la giovinezza in ogni cosa,e con lui Saturno, il greve, rideva e saltava.Ma non i canti d'uccelli, né il profumo dolcedi fiori diversi in odore e colore,m'ispiravano racconti d'estate,o a raccoglierne i bocci dal loro grembo rigoglioso.Non mi fece meraviglia il bianco del giglio,né celebrai il vermiglio profondo nella rosa;erano solo dolcezze, figure di delizia,ritratte dopo di te, prendendoti a modello.Però sembrava ancora inverno, così lontani,e giocai con ombre che di te eran l'ombra.Agatha & Willy (parte seconda)"Era il libro che avrei sempre voluto scrivere", confesserà Dame Agatha nella sua autobiografia, "che mi sembrava di avere in mente da sempre. ... per una volta, scrivere era stato facile" (lo completò in tre giorni!, n.d.R.) e l'unico sforzo compiuto era stato solo di tipo fisico. Nell'insieme è stata un'esperienza gratificante. Intitolai il libro Absent in the Spring  dal sonetto di Shakespeare che comincia con questo verso: From you have I been absent in the spring. Naturalmente non sapevo come fosse, magari era stupido, scritto male e pieno di altri difetti, ma era scritto con integrità, con sincerità come l'avevo voluto scrivere e questa è la gioia più grande che un autore possa provare".
Continua...

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