«Non è mai stata in discussione - e non lo è ovviamente neppure nel caso della decisione in questione - la qualità della produzione europea, e italiana in particolare», sottolinea l'Agcom in una nota. «La deroga - istituto di rango legislativo - ha sempre carattere parziale e limitato nel tempo», continua l'Autorità, spiegando che «nel caso specifico vale per gli anni 2013 e 2014 ed è comunque sempre rivedibile». Inoltre «nel primo anno di deroga gli investimenti in produzioni europee indipendenti da parte di Disney sono stati in ogni caso pari a circa 7,7 mln, tutti in opere di nuova produzione».
In ogni caso l'Autorità «si riserva di effettuare una ricognizione per verificare, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, le dinamiche del mercato e l'evoluzione dell'offerta e della domanda dei contenuti televisivi e, su questa base, valutare l'opportunità di un aggiornamento del proprio regolamento che risale al 2009»