Agedo a proposito dei fatti del liceo giulio cesare di roma

Da Albamontori @albamontori
“SEI COME SEI”
Per fortuna nostra e dei nostri figli, per impedire il rapido declino morale del “Bel Paese”, per contrastare un “omosessualismo” dilagante sappiamo di poter contare su due associazioni che con opera meritoria continuano a vigilare, spesso in piedi a sprezzo del ridicolo, sulle fragili menti dei nostri adolescenti. La “lobby omosessualista” è riuscita ad inserire nei programmi scolastici, oltre ai famosi libretti dell’UNAR, una quantità incontrollabile di scritti, poesie, libelli, saggi, opere di dubbia moralità che ormai da troppo tempo vengono proposti alla morbosa curiosità delle giovani generazioni da solerti insegnanti che obbligano i loro allievi a leggere tali opere, molte delle quali di “chiaro contenuto pornografico”.
Oltre a Melania Mazzucco, pornografa e corruttrice a sua insaputa, si può fare una breve lista di alcuni suoi scellerati colleghi che nel corso dei secoli hanno prodotto, questa volta senza l’avallo dell’Unar, testi in cui l’ideologia del gender è di tutta evidenza la vera ispiratrice dei loro scritti.
Pertanto suggeriamo, per integrare la denuncia di “corruzione di minori”, dell’Associazione Giuristi per la Vita e Associazione Pro Vita onlus in cui si sottolinea che “la divulgazione di materiale dichiaratamente osceno, non può non urtare la sensibilità dell’uomo medio (?), specie se si considera che tale divulgazione era diretta a un pubblico composto da minorenni”, di completare l’istanza presso la procura di Roma inserendo alcuni nomi (solo alcuni, per carità, ma volendo non abbiamo difficoltà a suggerirne altri ) che in epoche, luoghi e momenti diversi con un unico disegno criminoso hanno attentato alla sana moralità del fanciullo italico e non solo:
Saffo, Giovenale, Virgilio, Platone, Petronio, Luciano di Samosata, Catullo, Tasso, Marlowe, Belli, P. Verlaine, Penna, Wilde, Whitman, Maupassant, Pasolini, Auden e infine L.F. Céline che, bruciando sul tempo la Mazzucco, in uno dei suoi capolavori “Morte a credito”, ha descritto da par suo un rapporto orale tra due maschi che, alle Sentinelle mai sedute, sarà senz’altro sfuggito soprattutto nelle prime edizioni italiane perché censurato dagli occhiuti e attentissimi padri delle nostre encomiabili odierne Veilleurs .
Beh, non c’è che dire! Un bel repulisti che farebbe bene alla mente e al portafoglio, senza considerare che il risparmio così ottenuto potrebbe dare una boccata d’ossigeno alle dissestate finanze del nostro povero Paese tra il plauso della Commissione europea e un’adesione entusiasta dei nostri adolescenti che avrebbero così più tempo per completare la loro preparazione in vista delle prossime Olimpiadi dove, così pare, verranno inseriti veri e propri agoni di messaggistica mobile con “WhatsApp” e velocità di esecuzione di sms. Tenendoli così lontani dalle tentazioni del sesso, a meno che non sia a pagamento e soprattutto con maggiorenni facoltosi.
Sicché potremmo dire, prendendo a prestito la battuta di un grande politico romano, che i due docenti del liceo Giulio Cesare di Roma e la preside “Se la sono cercata”!
A questi docenti, alla dirigente scolastica, a tutti coloro che hanno avuto la capacità di indignarsi, a chi crede che svolgere il proprio compito educativo sia un preciso dovere morale oltre che autentica passione civile va la nostra calda solidarietà e vicinanza.
Siamo al vostro fianco.
AGEDO NAZIONALE
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Lino Manfredi
Addetto Stampa Agedo Nazionale
Tel. 349.18.01.117
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Ufficio Stampa Agedo Nazionale Onlus
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