Agenore Fabbri, Dolorosa protagonista o Donna ferita II, 1969, bronzo, 79×20 cm
AGENORE FABBRI – galleria Cortina arte Milano. Curata da Stefano Cortina la mostra dedicata al grande artista italiano Agenore Fabbri, Il dramma e la speranza. Testo critico di Flaminio Gualdoni – catalogo Cortina Arte Edizioni. Inaugurazione: martedì 2 ottobre ore 18,30 alla galleria d’arte contemporanea / Associazione Culturale Renzo Cortina (MAPPA). La mostra proseguirà fino al 3 novembre – ingresso gratuito. Agenore Fabbri (Pistoia, 1911 – Savona, 1998) è uno degli scultori italiani più rilevanti del ‘900. MAE Milano Arte Expo consiglia la visione del filmato (LINK) di RAI Educational “Realizzare una scultura”. Scrive Stefano Cortina: Pochi sono gli artisti che nel corso del novecento hanno esplorato in modo così approfondito e appassionato i campi delle arti figurative cimentandosi con i materiali più disparati e mantenendo tuttavia un altissimo standard qualitativo sia nella ricerca che nell’espressione dell’opera finale, in una parola nell’intero corpus poetico della propria produzione artistica. Agenore Fabbri è uno di questi. >>
Sin dalle prime sculture negli anni’30, ritratti e figure d’impostazione per lo più classica, inizia la ricerca che lo porterà ad esplorare campi del pensiero artistico attraverso l’uso e lo studio della materia, dalle terrecotte, al gesso, al bronzo, al legno. E poi successivamente alla pittura componendo le sue opere con materiali quali sassi, plastica, rami, colle, tavole, tele, carta. Mai domo nel suo eterno cercare riesce a tenere alta la tensione lirica sia nelle figure di donna che negli animali, i cani, i gatti, i cavalli, gli insetti atomizzati, che nel suo passaggio all’informale dove esprime tutta la potenza creativa e dove trova forza e sostanza espressiva la drammaticità evocata dalla composizione.
Il colore, poi, ha spazio presente nella sua opera quando negli anni ’50 inizia a cimentarsi con la pittura realizzando capolavori come le Ferite, le Rotture, le Lacerazioni, quando la materia pura non plasmata viene composta ed esaltata dall’uso delle cromie primarie, il rosso soprattutto teso a riaffermare la forza del messaggio, un urlo disperato e possente che usa la forma e l’impatto cromatico.
Nei suoi ultimi lavori pittorici, fino ai conclusivi anni ’90, è forte la percezione e l’uso dei colori per una tavolozza potentemente espressiva ed attuale. La vita stessa di Fabbri è un’opera d’arte, simbolo di un’epoca feconda e felice dal punto di vista della genesi artistica, dove le amicizie e le frequentazioni aiutavano a crescere non solo gli individui ma anche il movimento e la società culturale coeva.Imprescindibile è stato il rapporto di Fabbri con Lucio Fontana, grande maestro della materia, e di tutto un convivio di amici che si nutriva dello scambio di opinioni come del bere e del mangiare e dello “stare insieme”.
C’è poi un rapporto particolare che mi lega a questo autore, un’amicizia ed una stima che legava mio padre Renzo ad Agenore, e che mi permette ora di riproporre una mostra dopo la presenza (in collettiva) del 1977.
Dopo 35 anni sono fiero di ospitare questo evento nato dall’incontro con un assai illuminato collezionista quale Volker Feierabend e la sua fondazione VAF Stiftung che ne hanno permesso la realizzazione. Non ultimo la collaborazione con Luca Fabbri, figlio di Agenore, con il quale ho ricreato quel filo di amicizia che aveva unito i nostri padri più di trent’anni fa.
Stefano Cortina
Agenore Fabbri, Rissa IV, 1957, bronzo, cm 25
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Agenore Fabbri
Agenore Fabbri, dopo aver frequentato gli studi artistici a Pistoia e a Firenze, nel 1930 inizia la sua attività artistica, con la modellazione e dopo pochi anni assume il ruolo di operaio modellista di ceramiche in Albisola, luogo che diventerà noto a livello internazionale per questa forma d’arte. Ad Albisola lavorerà per quasi vent’anni. Dalla metà degli anni ’30 inizia a esporre in importanti mostre in Italia e all’estero (New York e Filadelfia). Dal 1962 si trasferisce a Milano. La sua ricerca è narrativa, con accenti espressionisti molto drammatici, ma anche con un ricordo della tradizione popolare toscana. La sua scultura è spessa lacerata, strappata, martoriata, con inserimenti cromatici che accentuano una tragicità esistenziale ancor più evidente negli anni del dopoguerra. Violenza e lotta di sopravvivenza, lotta e scontro caratterizzeranno per diverso tempo la sua produzione. Ma, verso la fine della vita, Fabbri ritorna a sperare, con opere in cui pare attenuarsi la tensione drammatica in favore di un’evocazione poetica più marcata.
Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo: il monumento alla resistenza in Piazza Martiri della Libertà a Savona e il bassorilievo in ceramica “Battaglia” custodito presso il Museo “Manlio Trucco” di Albisola Superiore. La rassegna alla galleria d’arte di Milano Associazione Culturale Renzo Cortina presenta un breve excursus antologico con sculture e dipinti dalla fine degli anni ’60 sino agli ultimi lavori degli anni ’90.
Agenore Fabbri, Hula Hop , 1986,acrilico su tela, cm50x60
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Cortina Arte Edizioni, per la mostra, pubblica un catalogo con testo del critico d’arte Flaminio Gualdoni e un’intervista di Susanne Capolongo.
Dal breve saggio critico di Flaminio Gualdoni:
Indaga il corpo, Agenore Fabbri, la ratio canonica che la storia ci ha consegnato e la dismisura emotiva che l’esperienza vi fa irrompere. L’arte è “struggle”, lotta formale in cui riversare e specchiare e tentare di comprendere il disagio esistenziale che è di tutti, e che perciò ingaggia lo spettatore in un’esperienza di senso alta e piena.
La misura intima e la dismisura, il disegno interno della forma e il trascorrimento all’eccesso espressionista, all’umore – anche noir – surreale, all’effetto del grottesco, divengono per oltre un decennio i motivi profondi dell’operare di Fabbri. Il quale agisce con energia brutale, come sempre senza filtri intellettualistici, con istinto criticistico sanamente barbarico, perché mai riverente.
Anche per lui verrebbe da dire che la scultura è primariamente un individuo equivalente a quello fisico, dotato, come scrive Moore, di “a pent-up energy, an intense life of its own, independent of the object it may represent”. Che ciò comporti l’allarme, il disagio visivo, è cosa che appartiene alla condizione di nudità affettiva necessaria sempre all’arte, Fabbri ne è certo, a un’arte almeno che non voglia farsi consolazione e inganno.
Se per una stagione lunga Fabbri opera in relativa sintonia con il mainstream del dibattito artistico, con queste opere egli si pone in una condizione di deliberata, orgogliosa estraneità.
Poco gli importa della sua immagine pubblica e dell’essere o non essere riconosciuto in seno alle conventicole dell’arte e della società. Il suo lavoro nasce, giusta l’antica lezione dell’avanguardia storica, per “dégoûter”: “Nous arriverons bien à dégoûter tout le monde”, proclamava Picasso. E non parlava di disprezzo estetico, ma di estraneità radicale dell’opera d’arte al gusto stesso. Flaminio Gualdoni
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Agenore Fabbri, Totem III, 1993, tecnica mista su legno, 97×17 cm
AGENORE FABBRI
Il dramma e la speranza
A cura di Stefano Cortina
Dal 2 ottobre al 3 novembre 2012
Inaugurazione: martedì 2 ottobre ore 18,30
La mostra proseguirà fino al 3 novembre con i seguenti orari:
10.00-12.30 / 16.30-19.30 – Chiuso Domenica e Lunedì mattina
Associazione Culturale Renzo Cortina, Via Mac Mahon 14/7, Milano
Tel: 0233607236 e-mail: [email protected] www.cortinaarte.it
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Agenore Fabbri, Giardini pubblici con giocatore di pallone ,1982, olio su tela,cm100x120
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MOSTRE PERSONALI di AGENORE FABBRI
1940
Galleria Gian Ferrari, Milano
1943
Galleria La Rotonda, Bergamo
Galleria Il Lavoro, Savona
1948
Galleria dell’Illustrazione Italiana, Milano
1950
Galleria Cairola, Milano
1952
XXVI Biennale di Venezia
Agenore Fabbri, Esplosione , 1993, tecnica mista su tavola, cm50x30
1953
Galleria Cairola, Milano
1955
Galleria d’Arte Alessandria, Alessandria
1957
Galleria Odyssia, Roma
1958
Galleria The Contemporaries, New York
Galleria Art Alliance, Philadelphia
1959
Galleria del Disegno, Milano
1960
Galleria The Contemporaries, New York
XXX Biennale di Venezia
1962
Galleria Il Milione, Milano
1963
Galleria Michaud, Firenze
Galleria Il Naviglio, Milano
1964
Galleria Marina Grande, Arenzano (Genova)
1966
Galleria Milano, Milano
Galleria Buffalmacco, Piacenza
1967
Galleria Milano, Milano
Galleria La Fontana (con Fontana e Jorn), Savona
1968
Galleria Circle, Londra
Galleria Arte Borgogna, Milano
1969
Galleria dello Scudo, Verona
Galleria La Fontana (con Lucio Fontana), Savona
Graphis Arte, Livorno
Agenore Fabbri, Città I, 1961, legno, 32×9.7 cm
1970
Galleria Arte Borgogna, Milano
Tecno Sverige, Stoccolma
1972
Palazzo Giano della Bella (Antologica), Pistoia
Musée Galliera (Antologica), Parigi
Galleria Palladio, Vicenza
Galleria Arte Borgogna, Milano
1974
Marosa Arte, Portofino (Genova)
1975
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi (Antologica), Milano
1976
Galleria Sicilia 72, Palermo
1980
Galleria Adriano Villata, Cerrina Monferrato
Galleria del Naviglio, Milano
1981
Galleria Astrolabio, Messina
1982
Sede Centrale della Banca Popolare di Milano, Milano
1983
Studio Marconi, Milano
Wilhelm Lehmbruck Museum (Antologica), Duisburg
1986
Studio Marconi, Milano
Arflex, Milano
1988
Ludwig Museum, Colonia
Museo Civico, Suzzara
1989
Galleria Philippe Daverio, Milano
Centro Culturale Balestrini, Albisola Marina (Savona)
Nuova Galleria del Teatro, Comune di Parma, Parma
1990
Galleria Farsetti, Milano/Focette Marina
1991
Palazzo Perabò – Cerro, Laveno Mombello (Varese)
Palazzo Sertoli, Sondrio
Galleria Studio, Alessandria
1992
Sprengel Museum, Hannover
Centro Culturale Balestrini – “Albisola – Ceramiche di Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Antonio Recalcati”, Albisola Marina (Savona)
Ludwig Museum, Colonia
1993
Kulturhistorichen Museum der Hansestadt, Stralsund
Studio Marconi (oggi Fondazione Marconi) - “La vita violenta”, Milano
Tre Maestri della scultura Contemporanea: Fabbri/ Manzù/ Minguzzi, Cesena
1994
Galleria Karsten Greve, Colonia
VI Biennale della Ceramica, Savona
1997
Palazzo Fabroni, Pistoia
Centro Culturale Balestrini, Albisola Mare (Savona)
Galleria La Crocetta, Gallarate (Varese)
1998
Galleria Arte Borgogna, Milano
Piccola Galleria, Savona
2000
Arte Fiera, Bologna
Centro Culturale Balestrini, Albisola Mare (Savona)
2002
Museum Am Ostwall, Duisburg (Germania)
Castel Ivano, Ivano Facena (Trento)
2004
ArtParis/Caroussel du Louvre, Parigi
2004/2005
Galleria Morone – “Agenore Fabbri”. Rotture lacerazioni e rilievi ed altri segni dell’informale, Milano
2005
Artefiera, Bologna
ArtParis/Caroussel du Louvre, Parigi
Studio d’Arte Campaiola – “Agenore Fabbri”. Senso dell’esistenza 1950/1961, Roma
2006
ArtParis/Grand Palais, Parigi
Bludiprussia – Centro Artistico e Culturale – “Intorno a Fabbri” – Albisola Marina (Savona)
Galleria Morone – “Agenore Fabbri”. L’Arte della Metamorfosi, Milano
Galleria Arte Studio – “Agenore Fabbri”. L’arte della metamorfosi, Genova
2007
ArtParis/Grand Palais, Parigi
2010
ArteFiera, Bologna
ArtParis/Grand Plais, Parigi
2011
Pinacoteca Civica/Palazzo Gavotti – “Agenore Fabbri – Il grido della materia”, Savona
Museo della Permanente – “Agenore Fabbri, 1911/2011″, Milano
Galleria Peccolo – “Agenore Fabbri – La materia”, Livorno
Museo Civico Floriano Bodini – “Agenore Fabbri / Floriano Bodini – Anime del Novecento”, Gemonio (Va)
Galleria Annunciata – “Omaggio ad Agenore Fabbri”, Milano
2012
Florarte, Parco Negrotto Cambiaso – “Omaggio ad Agenore Fabbri”, Arenzano (Ge)
Artecortina/Associazione Culturale Renzo Cortina -”Agenore Fabbri – Il dramma e la speranza”, Milano
Agenore Fabbri – in Musei e istituzioni
Italia
Alessandria- Museo e Pinacoteca Civica
Assisi – Galleria Arte Sacra
Biella – Museo Pagani
Bologna – Galleria d’Arte Moderna
Brescia – Collezione d’Arte Contemporanea dell’Associazione Arte e Spiritualità
Carrara – Museo Civico del Marmo e dei Beni Culturali
Faenza – Museo Internazionale delle Ceramiche
Ferrara- Lido di Spina, Museo Remo Brindisi
Firenze – Museo d’Arte Moderna
Galleria Nazionale degli Uffizi
Palazzo Pitti
Gallarate – Museo d’Arte
Genova – Galleria Civica d’Arte Moderna
Lucca – Museo d’Arte Moderna
Milano – Museo d’Arte Moderna
Parma – Museo d’Arte Moderna
Università (C.S.A.C)
Pistoia – Palazzo Fabroni
Palazzo Comunale (Sala Maggiore) Museo Civico
Roma – Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Camera dei Deputati (ingresso), Montecitorio
Savona – Museo Civico
Ospedale “San Paolo/Valloria”
Museo Sandro Pertini (Stella)
Spoleto – Museo
Suzzara – Museo Civico
Torino – Galleria Civica d’Arte Moderna
Trento e Rovereto – MART
Trieste – Museo Civico Revoltella
Vado Ligure (Savona) – Museo Civico
Venezia – Museo d’Arte Moderna “Cà Pesaro”
Vaticano – Museo d’Arte Moderna
Estero
Amsterdam (NL) – Koninklijik Museum Voor Schone Kunsten
Anversa (B) – Middelheim Openlucht Museum
Museum van Hedendaagse Kunst
Bochum (D)
Bonn (D) – Kunst Museum
Boston (USA) – Institute of Contemporary Art
Brema (D) – Kunsthalle
Colonia (D) – Ludwig Museum
Dallas (USA) – Museo dell’Università
Dortmundt (D) – Am Ostwall Museum
Duisburg (D) – Wilhelm Lehmbruck Museum
Graz (A) – Neue Galerie
Hannover (D) – Sprengel Museum
Harvard (USA) – University Art Museum
Helsinki (Finland) – Suomen Taedeahatemia Museum
Kopenaghen (Danimarca)
Ludwigshafen am Rhein (D) – Wilhelm Hack Museum
Mannheim (D) – Stadische Kunstalle
Marl (D) – Glaskasten Museum
Monchengladbach (D) – Museum am Abteiberg
Monaco (D) – Bayerische Staats Kunst Museum
New York City (USA)-Brooklyn Museum
Novosibirsk (Siberia, Russia) – Pinacoteca
Pechino (Cina) – Museo d’Arte Moderna
San Paolo (Brasile) – Museu de Arte Moderna
Silgkeborg (DK) – Jorn Museum
Skopje (Yug) – Muzej na sovremenata umetnost
Stoccarda (D) – Galerie der Stadt
Weimar (D) – Museo d’Arte Moderna
OPERE MONUMENTALI di AGENORE FABBRI
MILANO
Giardino di Palazzo Sormani, Biblioteca Comunale
“Caccia al Cinghiale”, 1954
ceramica a gran fuoco, cm. 300×600
Zona 15, via Boifava
“Monumento al partigiano”, 1985
bronzo e acciaio inox, cm. 600×300
Piazza Einaudi
“Condizione umana”, 1983
bronzo e acciaio inox, cm. 600x500x400
Cimitero Monumentale/Sepolcro Ghezzi-Orsenigo
“Resurrezione”
granito bianco e marmo nero, h. cm. 200 ca., 1976
SAVONA
Piazza Martiri della Libertà
Monumento alla Resistenza, 1974
bronzo e acciaio inox, cm. 700×500
TOIRANO (SV)
Monumento alle vittime del bombardamento aereo del ’44, 1969
bronzo, cm. 300×160
CARCARE (SV)
ex ILSA, palazzina direzionale
“La nascita della ceramica”, ’60
altorilievo in terracotta policroma, cm. 300×500
ALBISSOLA MARINA (SV)
Museo Civico Manlio Trucco, corso Ferrari, Albisola Capo
“Battaglia”, 1948
ceramica a gran fuoco, cm. 400×600
Lungomare degli artisti,
“Forma”, 1961/62
mosaico in ceramica, cm. 500×1000
VARIGOTTI (SV)
Giardini pubblici di piazza
Stele
bronzo, m.
VERCELLI
Piazza della Stazione
Monumento alla Mondina, 1983
bronzo, cm. 200
FIRENZE
Cappella dell’I.N.A.I.L.
“Via Crucis”, 1960
14 bassorilievi in terracotta policroma
BERGAMO
Seminario Vescovile Papa Giovanni XXIII
Monumento a San Francesco, 1960
bronzo, cm. 300
PISTOIA
Rotonda di via dell’Annona – Pistoia
“Condizione umana”, 1981
bronzo e acciaio, cm. 700×300
QUARRATA (PT)
“La liberta’”, 1990
Bronzo e marmo, cm. 600×800
Palazzo del Comune
“La favola di Orfeo”
terracotta policroma, cm. 550×505, 1951
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Agenore Fabbri, Archivio – CONTATTI
Luca Fabbri, vicolo delle Palline 7, 00193 Roma
Tel. 06/68307860 (con segr. tel.)
e-mail: [email protected]
Archivio Agenore Fabbri
c/o MART- Museo d’arte moderna di Trento e Rovereto – Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (Tn)
Num.verde 800 397760
Sez. Archivio del ’900
Responsabile: Paola Pettenella
+39 0464-454138
(la consultazione dei materiali d’archivio, in fase di parziale ordinamento, va concordata previo appuntamento)
Il MART e l’Archivio Agenore Fabbri non rilasciano valutazioni o expertise. Rivolgersi a Luca Fabbri
c/o Nuova Galleria Morone, via Nerino 3, 20123 Milano (Italia)
Tel. 02/72001994 – Fax 02/72002163
E-mail: info [@] nuovagalleriamorone.com
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia galleria Cortina arte Milano – Stefano Cortina per le notizie e le immagini della mostra a Milano di Agenore Fabbri.
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