Ian Fleming è il celebre creatore dell’agente 007 James Bond, che ci accompagna ormai da decenni con i libri e film. Uno dei primi libri pubblicati è proprio “Missione Goldfinger”, la cui trama è tanto interessante quanto ridicola. James Bond deve smascherare il più grande contrabbandiere di tutti i tempi, colui che ruba i soldi allo stato britannico. Fino a qui sembra anche interessante, ma qualcosa non funziona in questo capitolo che i critici chiamano uno dei migliori mai prodotti da Ian Fleming. A non funzionare è proprio l’agente segreto britannico, che prima di ogni missione deve sbronzarsi come un ubriacone e nonostante tutto agire come nemmeno Sam Fisher saprebbe farlo. Fantascienza o fantapolitica? Niente di tutto ciò… E’ solo un romanzo scritto da un uomo che sa poco del militarismo, ma cerca in ogni modo di descrivere una battaglia. Le scene di guerra infatti fanno apparire l’agente come un superuomo, che anche se con la paura addosso (oltre che le diverse bottiglie di liquori) riesce a battere i nemici e salvare la ragazza di turno.
In questo episodio le ragazze sono tre, ma purtroppo James riesce a fare sesso solo con due di loro, mentre una viene uccisa dal potentissimo Oddjob. La terza ragazza, Pussy Galore, è una lesbica, ma come riesce a dimostrare il bravissimo Fleming, lo è solo perché il padre abusò di lei e quindi ecco che magicamente dopo l’incontro con James lei inizia ad amare gli uomini. Tutti viviamo felici e contenti. I nomi del romanzo sono la cosa più squallida che abbia mai sentito, sto seriamente iniziando a pensare che pikachu sia un nome serio; Goldfinger, Pussy Galore, Oddjob, Mr. Solo e tanti altri… Non sembrano dei nomi usciti da un romanzo di spionaggio serio, ma dei semplici nomi di qualche squallida serie televisiva.
La cosa migliore di tutto il romanzo, a mio avviso, è la maestria di Fleming nel descrivere gli inseguimenti e le varie persone, maper il resto non ho trovato niente di cosi spettacolare nel libro. Secondo un mio timido parere è molto meglio “Vivi e lascia morire”.