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Agenti di Commercio, da traino dell’economia a categoria a rischio estinzione

Creato il 09 ottobre 2014 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
agenti di commercioNessuno parla di loro, degli agenti di commercio eppure, stando ai dati dell’Usarci, movimentano il 70% del Pil italiano e sono tra i principali attori della crescita economica del Paese. Forti di 265 mila imprese e centinaia di migliaia di addetti, gli agenti di commercio sono fondamentali nello sviluppo delle piccole e medie imprese e indispensabili a quelle grandi. E’ una professione estremamente qualificante a qualsiasi livello venga svolta. Per loro nessuna tutela.  Claudio Bilato, consigliere nazionale Usarci e coordinatore nel Piemonte per Federcontribuenti spiega: ”parliamo di una professione estremamente importante per lo sviluppo economico, gli agenti di commercio creano rete tra le grandi e le piccole imprese, eppure siamo in caduta libera. Spesso ci viene imposto, indirettamente, di firmare un solo mandato, negandoci in questo modo di operare come professione richiede”. Di tutto questo si parlerà sabato 18 ottobre all’Hotel Diamante di Spinetta Marengo, nel corso del convegno dell’Usarci provinciale sul tema ‘‘Quale futuro per gli agenti di commercio”. Durante il convegno si parlerà del compito svolto dai sindacati, di come sottoscrivano convenzioni con le grandi sigle a tutela delle grandi imprese creando conflitti di interesse: ”chi ci rappresenta fa affari con le rappresentanti delle grandi aziende”. In cinque anni il fatturato per gli agenti di commercio è calato del 30%, mentre le spese sono lievitate. Una categoria a rischio, in caduta libera a causa delle troppe PMI fallite, ” ci troviamo a versare l’IVA ogni 30 giorni, ricevendo i pagamenti in ritardo, quelli della PA anche dopo 14 mesi. Non abbiamo ammortizzatori sociali, ci hanno spostato fino a 5 anni l’età pensionabile: anticipiamo senza garanzia e tutela”. Conclude Bilato: ” senza gli agenti di commercio la piccola impresa non avrebbe sbocco commerciale, noi mettiamo in comunicazione il territotio con la grande distribuzione ma, quest’ultima, forte di alcuni poteri, ci sta distruggendo e sta contribuendo alla morte del nostro tessuto industriale, ci troviamo di fronte ad un monopolio non sancito dal codice civile eppure presente e minaccioso. Paccagnella presidente di Federcontribuenti, relatore al convegno del 18 ottobre conclude: ” I nostri governi mai hanno messo come primo punto sull’agenda politica la salvaguardia del lavoro, delle professioni, tanto da lasciare dissipare, in maniera seriale, l’occupazione di ogni genere.

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