"SEEDS"
Possiamo dire che la struttura dell'episodio non differisce di una virgola dai precedenti. Il caso, riguardante un congelatore portatile, ha lo spessore della carta velina, i coinvolgimenti emotivi perennemente presenti e superflui e l'utilizzo smodato di parole e sigle del mondo Marvel. Insomma il solito Mix di azione e noia a cui siamo abituati. Alla fine si degenera in un tempesta della madonna che sembra spaccare il mondo per venire poi completamente dimenticata. Insomma la speranza che ci sia qualcosa di più svanisce molto presto, anche se possiamo goderci un buon uso della tecnologia digitale...
....davvero niente male.
Un altro punto a favore per questa puntata sta nella secondaria missione in cui Coulson e l'allegra May trovano qualcuno che conosce il passato, o per meglio dire l'origine, della nostra Skye. Una storia di morti, ammazzamenti, raggiri, tradimenti in cui la giovane non solo fa parte ma ne è anche il punto focale. Viene nominato nuovamente il codice 0-8-4, il codice indicativo di un oggetto sconosciuto, affibbiato alla ragazza stessa, al tempo della storia appena neonata. Viene quindi fatto intendere che la nostra Hacker potrebbe avere dei poteri o potrebbe essere al centro di un evento inclassificabile. Quale che sia la ragione, comunque sia, nella puntata non si perde tempo a spiegarla. Il minutaggio viene sprecato fra il ravvedimento di Coulson, che poverino l'hanno riportato in vita, e la nascita dell'uomo ghiaccio versione tarocca. Nel poco tempo che rimane si cerca di dare una sistemata al sistema di addestramento dello S.H.I.E.L.D., diviso in tre "campi", si nominano le strutture dell'agenzia e accenna nuovamente alla saga del Chiaroveggente che, a quanto pare, è dietro anche ai maneggi di......Ian Quinn (Ep. 3)
Insomma non c'è molto da dire su questa puntata, assolutamente di passaggio. L'unico suo punto interessante, a parte la faccenda Skye, risulta essere questo ragazzo emarginato, intelligente ma taciturno, vittima di uno strano incidente, in cui muore il suo unico amico, che gli dona dei poteri para-mutanti ... Insomma la classica origine marvelliana di un supereroe o, più probabile, di un supercriminale. Nonostante questo ci troviamo davanti all'ennesimo personaggio che può ricordare, perlomeno per i poteri, uno di quegli eroi e criminali su cui la Marvel Studios non può mettere le mani e nemmeno nominare. C'è davvero dell'ironia in un Uomo Ghiaccio taroccato dalle stesse mani che lo hanno creato.