La pianta dell'aglio
La pianta dell'aglio è una bulbosa perenne, originaria dell'Asia, ma diffusa in tutto il mondo. La Cina è il maggior produttore mondiale, distaccandosi nettamente, con i suoi oltre 13 milioni di tonnellate, dal secondo produttore che è l'India.Le foglie sono basali, verdi e lunghe, per un tratto unite a formare un fusto; possono essere larghe fino a 3 centimetri e diventare lunghe fino a 80 centimetri. Se si arriva alla fioritura, essa è formata da uno stelo che porta sulla cima infiorescenze ad ombrella. I fiori sono piccoli, bianchi o tendenti al rosa; compiono in estate e molto raramente sono fertili.Dell'aglio viene usato il bulbo, cioè la parte che cresce nel terreno e che è formato da bulbilli, in numero variabile da 6 a 14. Tutti i bulbilli che formano la cosiddetta "testa d'aglio" sono tenuti insieme da sottili membrane. Il bulbillo rappresenta l'organo di riproduzione della pianta ed infatti è questo che, diviso dai suoi simili, viene interrato e genererà altre piante.Le varietà d'aglio sono diverse e vanno dall'aglio rosso di Sulmona o di Nubia, a quello bianco di Vessalico o al Piacentino.
Aglio: coltivazione e cure
Le piante d'aglio si originano dai bulbilli, anche detti spicchi. Gli spicchi vanno separati e selezionati, cercando di seminare i migliori, così da avere piante forti e robuste. Il terreno più idoneo alla coltivazione dell'aglio è formato da terriccio leggero, universale, misto a sabbia per aumentarne il drenaggio. Gli spicchi di aglio vanno interrati a circa 3 cm di profondità e a distanza di una ventina di centimetri l'uno dall'altro, nel periodo che va da novembre a marzo. I bulbilli seminati in autunno saranno pronti da consumare freschi già in primavera.Le piante di aglio dovrebbero essere concimate solo con concimi minerali poiché quelli organici possono provocare marciumi alle radici. Una corretta concimazione si ottiene rifornendo il terreno di potassio e fosforo prima della semina dell'aglio, e somministrando azoto durante la crescita.Con l'arrivo dei primi freddi le parti aree cominciano a seccare e i bulbi possono essere estirpati per essere conservati e consumati.Se non vengono tolti dal terreno, trascorso un periodo di riposo, riprenderanno a vegetare. E' bene raccoglierli quando non si vuole avere un sovraffollamento nel terreno.
Malattie e parassiti delle piante d'aglio.
Con la coltivazione dell'aglio può capitare che si debbano affrontare diversi problemi con malattie e attacchi di insetti. Le problematiche più frequenti a cui possono andare incontro queste piante sono, tra i funghi, la peronospora, la muffa bianca, il marciume dei bulbi e la ruggine. Tutte queste malattie fungine sono agevolate dall'umidità e dai ristagni di acqua, quindi è su questo aspetto che si deve lavorare per prevenire e limitare i danni di attacchi da fungo.I parassiti che minacciano l'aglio possono essere la Delia antiqua e la Chortophila brassicae, entrambe mosche che svernano nel terreno e attaccano il bulbo, e i nematodi, vermi dello stelo e del bulbo.Alcuni consigliano di intrecciare le foglie per evitare che i parassiti riescano ad arrivare ai bulbi.Per salvaguardare i bulbi d'aglio è anche opportuno non permettere alla pianta di fiorire, tagliando gli steli floreali nel caso si presentino.
Aglio coltivazione: Le innumerevoli virtù della pianta d'aglio
Le popolazioni antiche, molto prima di noi, avevano capito quali e quante virtù avesse la pianta d'aglio. Gli Egizi lo citavano su un papiro e lo davano agli schiavi per mantenerli in salute, mentre nel medioevo usavano le mascherine contenenti agli schiacciati per difendersi dalle infezioni.L'allicina, la sostanza che dà al bulbo il caratteristico odore, è un valido antibiotico naturale, ma l'aglio è anche un aiuto per la circolazione sanguigna, anticoagulante e vasodilatatore, quindi un aiuto nei casi di ipertensione.L'aglio aiuta a rinforzare le naturali difese immunitarie dell'organismo e combatte i radicali liberi, tanto temuti perché causa di invecchiamento precoce.E ancora: aiuta a controllare la glicemia, protegge dalle infiammazioni e dalle infezioni delle prime vie respiratorie, è un alleato della pelle e aiuta a smaltire gli accumuli di particelle sottili inquinanti che lo smog delle città ci fa respirare.In conclusione, la pianta è una valida alleata, se consumata con costanza e senza eccessi e la sua coltivazione è alla portata di tutti.