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Agosto in città

Da Pim

Agosto in città Mi sorprendo nell’affrontare le strade poco trafficate di Torino, arrivare in clamoroso anticipo, avventurarmi verso la macchinetta del caffè priva dell’immancabile coda, e chiedermi ancora una volta se è proprio questo lunedì, primo agosto, il primo giorno lavorativo del mese. Del resto, non fosse questo, non saprei dire quale altro potrebbe. Se l’inizio di luglio è ancora tempo di lavori in corso e non è affatto difficile trovare elementi di continuità con il febbrile giugno, se non addirittura con maggio, e settembre è già tempo di migrare, agosto resta un mese isolato, un corpo estraneo in mezzo ai blocchi di tempo che procedono. Il nome del mese dice tutto. Ad agosto faceva le vacanze perfino il primo imperatore romano - l’etimologia di ferragosto viene proprio da Ferie di Augusto.

Molte cose sono però cambiate da allora. Per la verità altre no - a partire proprio dall’imperatore che ora è milanese. In ogni caso, non è più così strano percorrere le strade torinesi e accorgersi che la città continua a formicolare. In forma quasi inapparente, con ritmi placidi, però è ben vero che mica tutti sono scappati sulle spiagge caraibiche o presso i fiordi norvegesi. I fortunati che hanno potuto si sono sbarazzati delle ferie nel mese precedente, puntando su prezzi più bassi e minore affollamento. Certo: agosto in città scorre poco, ma qualche cena tra amici e alcune tranquille passeggiate serali sul Lungopo finiscono per distrarre l'attenzione. Ci spensieriamo e stiamo bene comunque, non meno sorridenti che se fossimo sul Mar Rosso. Resti perciò fresco e lieto il vostro cuore, non soltanto la pelle nell’aria notturna.

Pim


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