Agricoltura e politica: solo il M5S accenna ad un programma

Creato il 18 febbraio 2013 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

Il Movimento 5 Stelle (M5S) è l’unico tra gli schieramenti politici ad aver avviato il dibattito sull’agricoltura sostenibile, ma il proprio programma non ne parla!

A pochi giorni dalla tornata elettorale, nella miriade di dibattiti in Tv, non ho ancora sentito un politico parlare di programmi per l’agricoltura. Non intendo fare politica su questo blog, ma credo che sia doveroso sollevare la questione agricola e alimentare e magari riuscire a trovare un buon motivo per votare. Con questo post dichiaro anche le mie intenzioni di voto per un movimento che appoggio da molto vicino, da un pò di anni. Era il 2008 quando, localmente, sono stato tra i primi promotori del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Ricordo gli incontri tra persone che si conoscevano per la prima volta, accomunati da tematiche nuove come il cambiamento del modello di partecipazione politica, dai temi dell’ambiente alle scelte energetiche ed economiche. Il Movimento 5 Stelle è tutt’ora l’unica entità politica che ha abbozzato delle proposte in ambito di agricoltura e sovranità alimentare. I vari Movimenti, a livello locale, hanno promosso numerosi dibattiti e abbozzato proposte.

Le liste civiche locali del M5S puntano sull’agricoltura Km zero e sul bio per creare posti di lavoro e vivere meglio

Diverse liste civiche hanno espresso la necessità di mettere al centro dello sviluppo dell’economia del futuro un’agricoltura rinnovata e rivitalizzata a partire dalla valorizzazione delle produzioni locali. Sono scaturite in questi anni diverse proposte: la definizione di un modello sostenibile di sviluppo agricolo, la redazione di un nuovo piano urbanistico che vincoli i terreni all’uso agrario, la revisione radicale dei contenuti di ricerca e divulgazione agricola, la semplificazione burocratica, la razionalizzazione e lo snellimento di tutti gli enti che operano nel settore agricoltura. Il mezzo principale per raggiungere tali obiettivi è l’agricoltura locale, incentrata sulla qualità, sul valore nutrizionale dei prodotti, in contrapposizione ad una piatta agricoltura monocolturale che fornisce prodotti con parametri qualitativi che non tengono conto della vitalità degli alimenti. “L’agricoltura ha bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dell’agricoltura” ha anche affermato Saverio Galluccio, candidato alla presidenza della Regione Friuli. Secondo Galluccio, occorre incentivare l’impresa agricola giovanile, riprendendo una rivendicazione degli anni 80, che riguardava l’assegnazione di terreni demaniali e incolti ai giovani con contratti pluriennali che diano certezze alle imprese.

Molte liste civiche hanno proposto la promozione di corsi di agricoltura e orticoltura sostenibile sia per agricoltori che per semplici cittadini che vogliano coltivare anche piccoli spazi domestici, come i balconi. Favorire la formazione di cooperative per la coltivazione di terre abbandonate o comunque non attualmente in produzione, in continuo aumento nel nostro territorio, favorendo così la creazione di molti nuovi posti di lavoro. Incentivare la diffusione di gruppi d’acquisto, mercatini e ogni tipo di distribuzione e promozione di prodotti biologici, stagionali e a km zero. Anche in questo caso si potranno favorire nuovi posti di lavoro. Disincentivare l’uso di derrate alimentari per scopi energetici, come la combustione di biomasse. La produzione agricola di biomasse a fini energetici può essere una soluzione orientata esclusivamente all’autoconsumo.

Il programma del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche 2013: l’agricoltura sostenibile non è all’ordine del giorno!

Devo dire, che nonostante la forte sensibilità dei militanti alle tematiche dell’ambiente e dell’agricoltura sostenibile, rimango molto deluso quando nel Programma ufficiale del Movimento 5 Stelle, non trovo quasi nulla di tutto ciò. L’unico punto che accenna appena una proposta in ambito agricolo è questa:

• Legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all’incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò.

Insomma un pò pochino per un programma che promette di puntare su agricoltura, ambiente e turismo sostenibile per rilanciare il paese Italia. Lo scorso Luglio 2012 sul blog di Beppe Grillo è stato lanciato un sondaggio sulla sostenibilità alimentare in Italia con una classifica delle soluzioni più votate dai militanti. Credo che a pochi giorni dal voto il Movimento dovrebbe perlomeno chiarire meglio qual’è il proprio programma nazionale per l’agricoltura e la sovranità alimentare.


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