Ottimi risultati per l’agricoltura vietnamita, e non soltanto sotto il profilo economico, ma anche sotto quello, non meno importante, della sostenibilitá ambientale. Ma andiamo con ordine. La produzione di riso del Paese asiatico – sono dati del Ministero dell’Agricoltura – quest’anno raggiungerá i quarantatre milioni di tonnellate, per un aumento di ben un milione rispetto al 2011. E non é tutto: le piantagioni della pianta delle graminacee arriveranno a coprire un’area di 8 milioni di ettari, per un incremento dell’1,2 per cento rispetto allo scorso anno.
Il direttore denerale della Fao e l’ambasciatore vietnamita
Impossibile peró non leggere la news in combinato disposto con la precccupante notizia sul declassamento da parte dell’agenzia di rating Moody’s. L’articolo dal titolo «Vietnam: Moody’s, rating scende a B2, nodo banche», pubblicato sul portale “Borsa italiana”, recita impietosamente: «Moody’s abbassa il rating al Vietnam da B1 a livello B2. L’agenzia sottolinea la vulnerabilita’ delle banche del Paese e prevede che il Governo sara’ probabilmente costretto a intervenire. Questo indebolira’ la capacita’ del Vietnam a rispondere ad un quadro economico gia’ in peggioramento».
Frattanto giunge notizia che il Governo del premier Nguyen Tan Dung, per i prossimi mesi, ha messo in cima alle prioritá la lotta all’inflazione: c’é da aspettarsi misure drastriche, in buona sostanza, per garantire la stabilitá macroeconomica. (Continua).
(Francesco Giappichini)