Agrigento: sottratti 1 mln di beni alla mafia

Creato il 24 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale


L'operazione è stata coordinata dal centro operativa della Dia di Palermo, diretto dal colonnello Giuseppe D'Agata. Il provvedimento, emesso dal tribunale di Agrigento su proposta della Dda di Palermo, riguarda in particolare la confisca dei beni riconducibili all'imprenditore Biagio Smeraglia, 49 anni, di Ribera, e il sequestro di quelli nella disponibilità di Pasquale Alaimo, 43 anni, di Favara. 
I due imprenditori sono ritenuti vicini alle cosche mafiose agrigentine: il primo alla «famiglia» Capizzi di Ribera; il secondo a quella di Favara detta «code piatte». 
Alaimo, indicato come favoreggiatore di alcuni boss mafiosi latitanti poi catturati, come Giuseppe Falsone e Maurizio Di Gati, è attualmente in carcere dopo essere stato condannato a 13 anni di reclusione dalla Corte d'Appello di Palermo.

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