Tre ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e due agli arresti domiciliari, eseguite dalla Guardia di Finanza di Agrigento. Si tratta di un presunto accordo di cartello tra 161 imprese per l’aggiudicazione di un appalto pubblico.34 persone indagate.
Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dalla Guardia di finanza di Agrigento all’imprenditore Nicolò Costanza, legale rappresentante e amministratore unico della Gng srl. I due provvedimenti restrittivi agli arresti domiciliari sono per Michelangelo Palumbo, e Giacomo Sorce, direttore dei lavori. Tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagine ci sono imprenditori, dipendenti di imprese che avrebbero dichiarato il falso sulla loro assunzione, durante controlli delle Fiamme gialle, e pubblici ufficiali preposti al pubblico incanto. Altri funzionari pubblici sarebbero accusati di non aver vigilato sull’esecuzione delle gare d’appalto
L’inchiesta della Procura di Agrigento era partita per una presunta turbativa della gara aggiudicata nel 2008 dal Comune di Favara per lavori di consolidamento e riqualificazione degli orti urbani. Secondo l’accusa, il meccanismo utilizzato era quello del ribasso concordato, uguale per tutte le ditte partecipanti.
Accertamenti anche sulla progettazione, costruzione e gestione di impianti di dissalazione sull’isola di Lampedusa ed uno nell’isola di Linosa, su sub appalti per lavori di manutenzione a alloggi dell’Iacp di Agrigento e di riqualificazione urbana in piazza San Giovanni a Bivona.