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Tamara de Lempicka: la mostra a Torino

Creato il 29 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

A Torino la mostra su Tamara de Lempicka, una delle artiste più conosciute del secolo scorso

Il 19 marzo si è inaugurata a Torino, presso lo spazio mostre del Polo Reale – Palazzo Chiablese, la mostra dedicata a Tamara de Lempicka, con oltre ottanta opere dell’artista.

L’esposizione è promossa dal Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Polo Reale di Torino, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. La curatrice è Gioia Mori, storica dell’arte e una delle maggiori esperte della pittrice.

Tamara de Lempicka, Palazzo Chiablese

Photocredit: redazione web – www.comune.torino.it

Una vita singolare

“Vivo una vita ai margini della società

e le regole della società

non si applicano a coloro che vivono ai margini”

È la quarta volta che Gioia Mori cura una mostra su Tamara de Lempicka e quest’ultima è a suo avviso l’esposizione più bella. «Tamara de Lempicka», afferma la curatrice, «è una delle artiste più discusse e note del Novecento. Diverse le cittadinanze che le furono attribuite – polacca, russa, cecoslovacca, ungherese e americana –, e molti i luoghi in cui visse: San Pietroburgo, Parigi, Hollywood, New York e Cuernavaca. Ebbe un’esistenza assolutamente priva di normalità, e all’insegna della “molteplicità”. Sposata due volte, acquisì due titoli nobiliari, madre di una bimba trascurata, non nascose mai la sua bisessualità, e le donne furono le protagoniste dei suoi famosi e insuperabili nudi». «Tamara», prosegue Gioia Mori, «è un’artista complessa e poliedrica che si muove sul doppio binario antico e moderno». La pittrice amava infatti l’arte italiana, conosceva i manieristi, e si lasciò ispirare dalle opere di Michelangelo, dalla plasticità dei corpi dei suoi dipinti e dall’utilizzo del colore per plasmare le forme.

Il binomio antico moderno è messo in luce da alcune delle opere in mostra: due appunti di viaggio dell’artista raffigurano rispettivamente “Il bacio” di Francesco Hayez e “Venere e amore” di Manierista Fiorentino, la “Sibilla libica”, sacra figura pagana, è ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, e infine le raffigurazioni religiose di Tamara de Lempicka si alternano alle sue fotografie, abiti di moda e dipinti, che mostrano lo stile personale dell’artista, fortemente influenzato dalle istanze artistiche dell’Art Déco, ma al contempo assai originale.

Tamara de Lempicka, Palazzo Chiablese

Photocredit: redazione web – www.comune.torino.it

La mostra

“Ho dipinto re e prostituite

… non dipingo le persone perché sono famose.

Dipingo chi mi ispira e tocca qualche corda al mio interno”

La mostra si articola in sette sezioni; ad accogliere il visitatore è la “Ragazza in verde”, eccezionale prestito del Pompidou di Parigi. La fanciulla è fasciata da uno svolazzante abito verde, che ne mette in risalto i seni, i fianchi, il ventre e l’ombelico. Tamara si è concentrata su questo dettaglio anatomico, affascinante e sensuale grazie alla profondità creata dal gioco di luci, ombre, colori e forme, e simile alla corolla di un fiore. I guanti bianchi, il cappello a falda larga e i rigidi boccoli chiari ripropongono la moda femminile in voga negli anni Venti e Trenta e creano quello strano connubio tra erotismo artificiale e seduzione velata, che è uno degli aspetti più interessanti di questo dipinto.

La prima sezione è dedicata a “I mondi di Tamara de Lempicka”, un’esplorazione attraverso tutte le case in cui la pittrice visse tra il 1916 e il 1980. Come spiegato da Gioia Mauri «i luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York». La seconda sezione, “Madame la Baroness, Modern medievalist”, ospita le nature morte dell’artista e prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, in cui si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte. La terza sezione, “The Artist’s Daughter”, presenta dipinti dedicati alla figlia Kizette. La quarta sezione, “Dandy dèco”, racconta il rapporto della Lempicka con il mondo della moda, noto già nel 1921 quando faceva l’illustratrice per alcune prestigiose riviste. La sesta sezione, “Scandalosa Tamara”, affronta il tema della coppia, e infine la settima sezione, “Le visioni amorose”, racconta attraverso eccezionali nudi la delicata attenzione riservata a uomini e donne da lei amati.

La mostra “Tamara de Lempicka” sarà ospitata presso Palazzo Chiablese fino al 30 agosto 2015 e seguirà i seguenti orari:

Lunedì 14.30 – 19.30

Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 – 19.30

Giovedì 9.30 – 22.30

Qui maggiori informazioni sulla mostra.

Sito ufficiale di Tamara de Lempicka Tamara Art Heritage

Tags:mostra,Palazzo Chiablese,Tamara de Lempicka,torino

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