Agrigento, Cosa Nostra si è nuovamente organizzata. Sembra che dopo Nuova Cupola però nell’agrigentino qualcosa si sia mosso ed ecco infatti che sarebbero emersi nuovi equilibri anche e soprattutto a Villaseta.
Con “Nuova cupola” si era scoperto che a controllare il territorio c’era il palmese Francesco Ribisi, presunto reggente della famiglia di Agrigento, Palma e Santa Elisabetta, a seguire poi sabettese Giovanni Tarallo, che oggi probabilmente controlla Villaseta.
Le investigazioni legate alle inchieste “Parcometro” e “Nuova cupola” hanno scoperto che a Villaseta avrebbe operato Vincenzo Cacciatore, 47 anni, parente di Franco Cacciatore.
Vincenzo Cacciatore oggi risulta essere detenuto.
Cosa Nostra nell’agrigentino pare si sia organizzata nuovamente con il beneplacito di Matteo Messina Denaro.
Di Matteo Messina Denaro sembra che l’uomo fidato sia Leo Sutera di Sambuca di Sicilia.
Molto di quel che avviene in Cosa Nostra agrigentina sembra essere stato svelato da Franco Cacciatore, l’ultimo pentito della mafia agrigentina, che abitava ed operava Villaseta. Cacciatore da mesi continua a parlare ai magistrati della Dda, ricordando il periodo in cui pretendeva tangenti da imprenditori, si alternava con Maurizio Di Gati.
Poi con i fermi di Lillo Lombardozzi, Giuseppe Virone,Salvatore Castronovo, i fratelli Massimino, e Arturo Messina, anch’egli di Villaseta. Fino al blitz “Cupola” ad Agrigento comandava proprio la famiglia Messina di Villaseta.