A parlare di Agromafie, di aggressione al Salento e a tutta la Puglia, di interessi speculativi legati alla faccenda Xylella, questa volta è l' Osservatorio sulla Criminalità nell'Agricoltura. Ne parla nel 3° "Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia", appena pubblicato da Eurispes con la collaborazione di Coldiretti.
Non si tratta dei soliti santoni disperati, come il Quotidiano di Puglia ha definito, diffamando più volte in queste settimane chi, sin dal 2013 si preoccupa di affrontare il fenomeno del disseccamento rapido degli olivi, affidandosi a ricercatori, rivendicando e praticando le buone pratiche agronomiche in un territorio che per troppo tempo si è lasciato andare, tanto all'abbandono e all'incuria, quanto all'uso sfrenato della chimica sospinta da agronomi al soldo dell'agrofrmaco.
Il Rapporto di Agromafie è curato da nomi illustri, della massima competenza e indipendenza. Primo tra tutti il già procuratore antimafia Giancarlo Caselli. Anche per questo è un bene che il rapporto abbia la massima diffusione. Non servono altre parole o commenti. Il rapporto in pochissime pagine parla chiaro.
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