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Ah, Lenin!

Creato il 17 ottobre 2012 da Tnepd

Ah, Lenin!

Ah, Lenin! Indubbiamente, è un argomento di cui si sa poco. Se non ricordo male gli addotti in Italia sono circa 600.000, ma non vorrei dire una sciocchezza. Non è un tema che prenda le prime pagine dei giornali, eppure i primi famosi rapiti dagli alieni furono i coniugi Hill, ancora nel 1961. E sono passati 51 anni! I rapimenti sono andati avanti, da allora, in tutto il mondo, ma non l’informazione sui medesimi. Come mai? Se è vero che gli alieni rapiscono la gente con la collaborazione dei militari umani e se è vero,  come dice Leo Zagami,  sedicente ex massone, che il Centro Ufologico Nazionale, è sotto il controllo del Vaticano, viene spontaneo chiedersi come mai la Chiesa voglia tenere tutto sotto silenzio. Anche Roberto Pinotti, anima storica del C.U.N. è un massone attualmente in carica e questo può voler dire qualcosa, forse. Di fatto, se con le abductions c’entrano i militari, si capisce perché l’argomento sia poco conosciuto, ma la Chiesa cosa avrebbe da perdere in caso di diffusione delle informazioni? Forse andrebbe incontro all’ennesima brutta figura. Per anni ha parlato di apparizioni mariane, mentre ad apparire erano alieni ingannevoli. Per anni ha parlato di possessione diabolica, mentre a possedere poveri cristi non erano demoni ma alieni di diverse razze. Qualcuno, posto di fronte all’ennesima cantonata della Chiesa, potrebbe dire che le nostre guide spirituali ufficiali non ne azzeccano una che è una. E lasciamo perdere Yahweh e gli Elohim della Genesi! Corrado Malanga è stato cacciato dal CUN e dal CISU e additato come pazzo. Mauro Biglino è stato cacciato dalla casa editrice 

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Paoline, ma senza essere additato come pazzo, perché anche ai vertici della Chiesa sanno che ha ragione. E quindi preferiscono non farne un caso e lasciare che le rivelazioni del traduttore dall’ebraico si esauriscano da sole, sperando abbiano poco seguito. Malanga, sono in pochi a conoscerlo e ancora meno a sostenerlo. Io ho rispetto dei suoi studi e non vorrei schierarmi dalla parte dei suoi detrattori, anche perché con il CUN non ho niente a che fare. So solo che la più grande associazione ufologia italiana considera il caso di Mortegliano come un falso, ma potrebbe trattarsi di antagonismo tra due prime donne della scena ufologia nazionale: Roberto Pinotti da una parte e Antonio Chiumiento dall’altra. Quanto al libro che ho appena finito di leggere, da ateo quale si dichiarava, Malanga ha finito per accettare l’idea che l’uomo abbia l’anima, a cui alcune razze aliene ambiscono. Ma non si è limitato a questo. E’ arrivato ad affermare che oltre al corpo e all’anima, come riconosciuto da antica tradizione, l’uomo ha anche la mente e lo spirito, che hanno, tutt’e quattro, proprie caratteristiche e personalità, escluso il corpo che è un mero involucro. Io che nego, al momento, il possesso di personalità a ciò che universalmente viene chiamato Dio, come posso accettare che lo spirito, la mente e l’anima abbiano personalità distinte dal corpo all’interno del quale si troverebbero? La mia posizione è che dei quattro protagonisti di questa storia, solo il corpo e la mente esistono; gli altri due, spirito e anima, sono frutto di invenzione storica e non sono altro che il prodotto della mente umana. Al momento questa è la mia posizione, ma se non vi piace ne ho molte altre, come diceva Groucho Marx

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Fatta questa premessa, mi riesce difficile credere che alcune razze aliene mirino ad impossessarsi dell’anima umana, anche se c’è una certa coerenza logica nel fatto che per secoli si è parlato di demoni che volevano l’anima degli uomini. Demoni che sono stati scambiati per angeli ribelli divenuti spiriti malvagi – e non poteva essere diversamente data la loro natura inconoscibile -  mentre in realtà sono creature extraterrestri o extradimensionali. Ma tutto si ferma qui. Non va oltre la coerenza logica. Accetto anche che ci siano entità extraumane che tendano a parassitare l’essere umano, perché in natura il parassitismo esiste e non vedo perché non potrebbe esistere anche fuori dai confini del pianeta Terra. Anzi, penso di essere giunto alla conclusione che i rapporti di forza siano universali, nel vero senso della parola, e che sui milioni di pianeti abitati ci siano animali più forti che mangiano animali più deboli, in perfetto stile darwiniano. Anche se, in quanto animalista, me ne dispiace, non posso fare a meno di accettare l’idea che il Male e la violenza siano presenti ovunque nel vasto universo (o dovrei dire multiverso), con buona pace di tutti coloro che parlano di un Dio d’amore che ama le sue creature. Quest’idea è già abbastanza difficile da digerire su questo pianeta, dove la sopraffazione di uomini su altri uomini e di uomini su altri animali, la fa da padrone. Figurarsi su pianeti distanti da noi anni luce. Nessuno, se non in sogno, vi ha mai messo piede e può confermare o smentire, ma ho il forte sospetto che anche altrove il più forte si pappi il più debole. In base a questo principio, può essere come dice Malanga che il Sauroide, il Biondo cinque dita, il Lux, il Testa a Cuore, il Ringhio e il Sei Dita (per non parlare delle MAA e dei militari umani), considerino l’umanità come serbatoio di esseri da sfruttare per i propri comodi. Del resto, a dire che l’umanità sia un gregge di proprietà di alieni cattivi ci era arrivato anche Charles Fort, agli inizi del Novecento, e io vorrei capire come ci era arrivato. Fin qui mi trovo d’accordo con Malanga, ma quando il buon Corrado comincia a parlare di anima, corpo, spirito e mente, ciascuno con le proprie caratteristiche, e parla di uomo tetraedrico, allora mi perdo per strada con gli assi della coscienza, del tempo, dello spazio e delle loro interconnessioni. Sinceramente, devo dire che questa parte non l’ho capita molto. La trovo astrusa e degna delle discussioni della Scolastica. Bizantinismi teologici. Una cosa però l’ho capita e mi sembra sia il clou di tutto il discorso: i nostri parassiti si servono dei rapiti per inserire la memoria di

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 quelli della loro razza che stanno per andare all’altro mondo, o vi sono già andati, e finché non trovano un corpo alieno che possa contenere la memoria del loro defunto, la mettono in stand by nel corpo del rapito umano, fino a quando, in un secondo momento, non passeranno a riprendersela. Se è vero che hanno difficoltà e riprodursi perché sono razze in fase di decadimento posso capire che debbano trovare contenitori dove stoccare la memoria dei loro cari estinti, onde salvaguardarla e perpetuarla nel tempo. Un po’ come delle provvisorie urne cinerarie. Il sottotitolo del libro infatti è: la battaglia per la vita eterna. Ovvero, con questo stratagemma gli alieni possono raggiungere una parvenza d’eternità, giacché le loro memorie vengono passate di generazione in generazione attraverso i secoli, servendosi dei corpi del bestiame umano. Tanto è vero che, oltre alle MAA (memorie aliene attive), ci sono le MAP (memorie aliene passive), che altro non sarebbero che le esuvie, le rimembranze, le spoglie vuote delle MAA inserite nel passato e che il malcapitato addotto moderno contiene in sé insieme alle MAA operative, come un fardello che non può essere eliminato. Ciò spiegherebbe i déjà vu e l’ipotesi della reincarnazione, a cui credono milioni di indiani.

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Le MAA sono più pericolose delle MAP perché quando vengono stuzzicate con le ipnosi regressive reagiscono, mentre le MAP no, trattandosi, queste ultime, solo di ricordi di vite di umani del passato, registrati nella mente dell’addotto moderno. Le MAA invece sono in attesa di un corpo alieno dove essere reinserite, come da noi ci sono persone in attesa di un cuore nuovo, o un qualsiasi altro organo difettoso. Con la differenza che il trapianto di fegato o di rene avviene tra adulti umani consenzienti, mentre gli alieni non hanno chiesto mai il permesso a nessuno per usare i nostri corpi come contenitori temporanei e ciò si configura come una forma di parassitosi. Malanga dunque è il medico dei parassitati, ma lo si potrebbe anche chiamare il veterinario di umani finiti nel mirino delle razze aliene. Alcuni di tali sventurati finiscono per considerarsi dei privilegiati, ma questo è solo l’effetto delle menzogne che gli alieni dicono – soprattutto il Lux – per confondere le idee alla gente, ovvero ai loro animali domestici e a chi cerca di curarli. Nell’ultima parte del libro Malanga parla di anima e afferma che è ad essa che gli alieni mirano, anche se non capisco perché dovrebbero volere l’anima quando possono già avere accesso alla mente occupando quella parte di cervello che a noi non serve, come sembra stiamo facendo da secoli. E’ buffo che un ateo dichiarato finisca per credere all’esistenza dell’anima, ma quello è il risultato dei suoi studi e io non mi permetto di metterlo in dubbio. Forse dovrei cominciare a fare ipnosi regressive anch’io. Ci sono stati altri passaggi che mi hanno colpito. Per esempio, a pag. 255 leggo: “Secondo l’antica cultura islamica, Hallà non corrisponderebbe a “Dio”, ovvero al creatore di tutte le cose visibili e invisibili, cioè al dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, bensì al dio del quale parlano le leggende arabe dei “vaganti del deserto”. Hallà sarebbe stato uno dei tanti “dei degli astri”, nello specifico il dio della luna; difatti il simbolo dell’Islam è proprio la fetta di luna. Maometto decise di fare ordine nel caos delle credenze del popolo arabo. [omissis] Eliminò con la predicazione e la violenza tutti gli altri Dei e impose Hallà come unico Dio”. A parlare qui non è Corrado Malanga, ma Pino Carella, della cui competenza linguistica il Nostro si è avvalso, trascrivendone diversi passaggi nel capitolo sulle lingue aliene. Lo riporto perché collima alla perfezione con quanto va affermando Mauro Biglino circa l’originale politeismo, molto attinente alla pluralità degli invasori Anunnaki, diventato poi monoteismo in epoca posteriore. Degno di nota è anche ciò che leggo a pag. 270: “Questa razza aliena (il Sei Dita, n.d.a.) elabora nella propria dimensione strategie per fare in modo che gli umani non possano evolvere: provocano guerre, s’intromettono nell’economia mondiale e riescono – utilizzando il controllo sulle menti parassitate – a gestire il flusso degli eventi planetari sulla Terra”. Chissà perché questo ragionamento non mi giunge nuovo! Monti, Draghi e compagnia bella, ma si potrebbe aggiungere anche i Rockefeller e i Rothschild, potrebbero essere dei parassitati, 

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sotto il controllo della razza Sei Dita da molto tempo. Del resto, che l’umanità non riesca ad evolvere, se non a livello di singoli individui, ce ne siamo accorti da un pezzo. Poiché quanto testé affermato da Malanga collima con le tesi di David Icke e di altri studiosi di complotto, si tratterebbe di vedere quanto c’è di vero nell’idea che i capi mondiali, occulti o palesi che siano, siano in realtà pedine nelle mani di una razza aliena particolarmente odiosa, questi famosi Sei Dita che solo gli addotti hanno il privilegio – si fa per dire – di vedere nella loro vera forma. Nell’antichità anche i figli di Anak, i giganti, erano affetti da polidattilia, e anche loro non erano stinchi di santo. A rimarcare l’idea di umanità come bestiame, ci ha pensato un’addotta di cui Malanga riporta il caso. Essere rapiti è sempre un’esperienza traumatica. Ci si risveglia con inspiegabili cicatrici sul corpo, con la sensazione del missing time e spesso ci si rivolge a psichiatri e psicologi accusando malesseri fisici e depressione. L’addotta in oggetto aveva tentato più volte il suicidio, ma era stata sempre “salvata” da circostanze impreviste e improbabili. Così, a pag. 280, Malanga spiega la cosa: “L’analisi di tali circostanze, che non riporto per rispetto della privacy, fa pensare a un intervento alieno salvatore. Per i nostri “amici” infatti, il bestiame (gli addotti) è preziosissimo: non possono permettersi il lusso di perderne nemmeno un capo”. Andiamo bene! In quest’ottica si potrebbero rileggere tutti i miracolosi salvataggi che hanno dato luogo ai PGR (Per Grazia Ricevuta) che affollano le cripte di molte chiese e che costituiscono un rafforzamento della fede in molti devoti delle zone rurali. Tuttavia, forse sto parlando dei tempi che furono, poiché anche i miracoli stanno scemando insieme alla fede della gente in genere verso la religione. Ora forse riesco ad intravedere un vantaggio da parte della Chiesa nel voler tenere sotto silenzio il fenomeno delle abductions: sapere che le divinità a cui la gente si rivolge in preghiera sono in realtà alieni opportunisti significherebbe generare uno sdegno popolare, a cui potrebbe seguire una sollevazione e una rivolta generalizzata, anche se rivoltarsi contro i propri pastori non è nella natura delle pecore. Infine, voglio riportare l’interrogatorio che Malanga ha fatto con un’entità del tutto particolare, durante una seduta di ipnosi su un addotto. Non si trattava di un Ringhio, di un Lux o essere di luce, né di un Sauroide o un Orange Cinque Dita, ma – udite udite – di un militare. Sì, proprio la mente di un militare umano, finita nella testa di un addotto sotto ipnosi. Se ciò non è puro frutto di fantasia malata, c’è da credere che certi settori dell’esercito italiano (per non parlare dei francesi, degli israeliani e degli americani) sono in grado di gestire i rapimenti e di collocare piantoni particolarmente dotati all’interno delle menti dei rapiti, con l’incarico di sorvegliarli o di trarne quelle informazioni che agli alieni non interessano più, in una specie di gioco a fregarsi l’un l’altro. Alieni contro alieni e militari contro tutti. Ecco il brano che mi ha colpito, a pag. 367, e che stimola la mia parte investigativa: “Militare: In Alta Italia abbiamo basi sotto le Alpi al confine con la Francia e anche vicino Belluno. Malanga: Cosa c’è vicino Belluno? Militare: (silenzio) Malanga (leggendo dalla sua mente): dunque leggo che c’è una base sotterranea militare chiamata Area Ricerca e Sviluppo, non è così? Militare: Non posso dire nulla. E’ troppo pericoloso. Ti prego, fermati! (gli leggo nella mente che è vero)”.

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Dovrò chiedere ad alcune animaliste di mia conoscenza, che abitano da quelle parti, se ne sanno qualcosa. Del resto, Aviano, in provincia di Pordenone, non è troppo lontana da Belluno, in linea d’aria. E la base americana di Aviano, in ufologia, è come il prezzemolo in cucina. Morale della favola. Della dozzina di razze aliene che vivono con noi sulla Terra, passando di qua e di là del valico delle dimensioni, quattro o cinque sono quelle che maggiormente ci stanno addosso. Lo fanno da secoli e si sono avvalse dapprincipio delle strutture religiose, come forma di dominio e controllo del gregge, e solo in tempi recenti, forse nel XX secolo a partire da Roswell, avvalendosi anche dei militari. I quali sono andati avanti con le ricerche, con l’uso della telepatia e delle altre tecnologie non umane, mentre la Chiesa e le altre organizzazioni religiose si sono accontentate dei metodi tradizionali, collaudati nei secoli. Al dominio religioso, oppio dei popoli, si è infine unito quello politico, soprattutto il Comunismo, variante laica di un credo da contrapporre alle dottrine di fede storiche, per un rafforzamento del controllo attraverso le contese bipolari. Lenin, ebreo e forse anche massone, potrebbe essere stato benissimo un controllato da entità non umane e come lui tutti i capi popolo trascinatori di folle. Anche il folle Hitler potrebbe essere stato uno di loro. Dopo la lettura di “Alieni o demoni” la Storia non può non assumere un aspetto sinistro. Sinistro come lo sguardo del Grigio di copertina, robottino servizievole.

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