Se le premesse sono quelle che leggiamo sui blogs e sulle testate locali temo proprio che anche in futuro l’arte a Cremona continuerà ad essere prima di tutto uno strumento politico di esposizione mediatica personale.
La sovraesposizione dell’assessore Jane Alquati è un’ulteriore prova della strumentalizzazione del corpo femminile da parte delle testate locali. Scelta che non si può che considerare opportunistica e propagandistica per il centrodestra. E’ una subdola ricerca di consensi tramite messaggi visivi che ottundono la facoltà critica dell’uomo
Le nuove strategie, o come qualcuno ama chiamarle “politiche culturali”, dovrebbero preoccuparsi di fornire spazi e laboratori dove gli artisti possano continuare un percorso formativo pratico dopo il ciclo didattico. Non servono le residenze d’artista ma contenitori “collettivi” che possano richiamare giovani talentuosi anche a livello internazionale, perché solo dalle fusioni e dalle contaminazioni nascono le idee più creative e più innovative. Gli esempi che Quaderni Corsari pubblica vogliono stimolare sia il Pubblico, sia il privato ad interessarsi di una realtà universale che potrebbe cambiare il destino di molti dei nostri ragazzi e non solo sotto il profilo artistico.
Abbiamo già troppi centri, scuole, corsi, associazioni, gallerie, musei ma non abbiamo talenti formati. Invertiamo la rotta e cerchiamo i nostri valori aggiunti territoriali sui quali poi investire anche con l’aiuto dei privati. Riempiano le gallerie di opere dei nostri pittori e promuoviamoli nel mondo.
L’Assessorato alle politiche giovanili deve lavorare con l’Assessorato alla cultura per gettare queste basi e non preoccuparsi solo dei bandi di minor peso, perché non è così che si crea economia attorno ai progetti culturali.
Insegnare le tecniche è corretto ed imprescindibile ma se poi non ci sono spazi creativi, il talento dei giovani soffoca e si trasforma in rabbia quella stessa che imbratta i muri della nostra città.
Quella non è “Guerrilla art” ma un’espressione di malessere che fa capire che occorre dare più voce alla nuova generazione mettendola al centro della politica.
Ci sono tanti giovani che hanno bisogno e voglia di farsi conoscere, di lavorare e allora diamogli una chance!
Ma esisterà mai un assessore disposto a rinunciare alle proprie ambizioni per il bene comune? Esisterà mai un quotidiano che invece delle fotografie degli assessori pubblica quelle degli artisti senza citare anche i politici?
Quaderni Corsari dedica il suo spazio cultura agli artisti ed alle loro idee, offrendo visibilità gratuita, accogliendo le richieste da ogni tremula cellula dell’orbe terracqueo. Una piccola operazione turistica, facendo arte. Si può!
Claudia Cremonesi