Anche l’Italia nel 2014 tornerà a crescere, ma meno di altri Paesi. Meno di quanto riuscirà a fare l’Unione Europea nel suo complesso, molto al di sotto dalle performance degli Stati Uniti. All’Italia mancano le idee o la fase evidente di stallo ci impedisce di fare ciò che serve al Paese affinché torni ad occupare un posto di primo piano nello scenario economico mondiale? A 12 idee per la crescita, Rai Educational incontra i protagonisti dell’economia e dell’imprenditoria italiana per capire insieme a loro i motivi di una paralisi della quale l’Italia sembra essere rimasta vittima e perché, anche di fronte alle “idee” che ci consentirebbero con forza di risalire la china, spesso non corrisponde una altrettanto chiara e concreta azione indispensabile per ripartire.
Le ultime stime Eurostat raccontano infatti di un Paese, il nostro, che nell’anno in corso crescerà solo dello 0,7% contro il +1,4% dell’Unione Europea e un incremento del 2,6% degli Stati Uniti; una crescita troppo lieve che più che “inventare idee” obbliga a fare. Fare, non solo per strappare un segno positivo alle statistiche o per scongiurare gli sconquassi di uno dei debiti pubblici più alti del mondo, ma per dare alla parola crescita quella valenza qualitativa che la renda solida e permanente. Fare, per restituire ruolo e futuro alle nuove generazioni ancora in panchina, per crescere ridisegnando il volto dei nostri territori, il volto dell’Italia nel mondo, l’ambiente in cui viviamo, l’immagine delle nostre città e l’amalgama con le nostre campagne, riducendo il costo dell’energia pensando al rispetto della salute, della natura e di un patrimonio artistico-culturale senza pari. Fare, affinché la crescita sia anche e soprattutto sviluppo.
Titolo della prima puntata: "agricoltura, biodiversità e enogastronomia". Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre, insieme a Oscar Farinetti, fondatore e proprietario di Eataly: due figure carismatiche che raccontano lo stato dell’enogastronomia e gli sviluppi possibili di un settore strategico per il rilancio dell’economia italiana. Due filosofie del cibo a confronto, due personalità che in modo diverso hanno rivoluzionato il mondo dell’agro-alimentare, in Italia e per l’Italia nel mondo.
“Il nostro Paese ha un elemento distintivo rispetto ad altre realtà del pianeta – spiega Carlo Petrini – ed è l’appeal e il prestigio che il nostro patrimonio alimentare ha consolidato nei secoli. Non metterlo a valore è perdere un’opportunità. Ritornare alla terra e ridare valore all’economia primaria dei contadini è una delle opzioni più rivoluzionarie che si deve realizzare in questo momento storico”.
Nella puntata, focus sullo stato dell’agricoltura, i dati attuali e gli scenari futuri, l’export, la sfida della qualità, gli ostacoli e le strategie. “Io dico sempre ai giovani: dovete andare all’estero per vendere l’Italia all’estero – ribadisce Oscar Farinetti. E a proposito del futuro, continua: “l’Italia in 10 anni diventerà la Nazione più ricca e florida d’Europa, dobbiamo concentrarci tutti e assumere più coraggio; - e aggiunge - in Italia abbiamo sbagliato un sacco di cose, dall’accoglienza alla troppa burocrazia nei prodotti, non facciamo rete, siamo complicati. Ma possiamo imparare”.
E poi ancora, l’importanza della formazione con l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bra, che ha il record di occupati dopo la laurea. “Il 91% dei laureati in questa scuola – dice Petrini - entro 6 mesi trova lavoro a tempo indeterminato. Questi ragazzi possono tornare alla terra, possono aprire aziende di produzione, possono diventare dei comunicatori, possono lavorare nelle Istituzioni per la salvaguardia del sistema agricolo e dell’alimentazione, possono infine entrare nel sistema educativo, che è importantissimo”.
In questa direzione, infine, un esempio virtuoso del panorama enologico italiano. Marco Caprai, imprenditore umbro del Sagrantino di Montefalco, vincitore del premio Wine Enthusiast’s 2013 come migliore cantina europea dell’anno sottolinea: “l’agricoltura è il centro dello sviluppo rurale. Il vino, in particolare, è un motore straordinario che mette insieme turismo, accoglienza, valorizzazione dei territori. Intorno a sé – conclude Caprai - muove commercio e artigianato. E’ uno straordinario volano dell’economia”.